L’amministrazione comunale di Montecarlo è disponibile al confronto, anche con un consiglio comunale aperto. Inoltre replica sulle proteste dei genitori: ““Il Comune di Montecarlo accoglie nelle sue scuole (dalla materna alla media) 217 alunni provenienti da altri comuni, che rappresentano il 37% della popolazione scolastica complessiva pari a 589 alunni. Per la precisione la percentuale è pari al 55% nella scuola media, al 26% alla primaria e al 17% alla materna. Al momento della realizzazione della scuola primaria, avvenuta nel 2003, venne verificata la consistenza della popolazione con una proiezione per gli anni futuri (aggiornata annualmente), in modo da garantire la fruibilità scolastica da parte di tutti i residenti. Si pensi che anche se il totale della popolazione in età scolare del Comune frequentasse le scuole locali (ed attualmente tale percentuale è pari all’85%) coprirebbe 448 posti a fronte dei complessivi 589. Quindi
il dimensionamento delle strutture scolastiche di Montecarlo è addirittura abbondante rispetto alle esigenze della popolazione locale. Ed è proprio in ordine al dimensionamento che l’amministrazione si è espressa, affermando che una eventuale trasformazione dell’edificio che ospita le scuole, potrebbe alterare i rapporti tra i vari ambienti, compromettendo il buon funzionamento delle attività didattiche. In ultimo, non si può certo parlare di costrizione degli alunni a frequentare classi sovrappopolate, quando queste avranno numeri ben al di sotto della soglia consentita. Né tanto meno si può parlare di preclusione o chiusura nei confronti dei ragazzi provenienti da fuori comune, dal momento che saranno comunque accolte il 50% delle richieste di iscrizione presentateâ€.
Massimo Stefanini