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Regolamento urbanistico, troppo tardi

Preso atto che nel consiglio comunale che ha adottato il nuovo regolamento urbanistico, assenti Sarti e Tori, erano presenti tre esponenti di Progetto Comune, oltre al capogruppo Luigi Remaschi anche Maurizio Orazzini e Francesca Pieretti, abbiamo ricevuto commenti abbastanza aspri sul provvedimento che dovrà garantire la pianificazione territoriale dei prossimi anni. Ora, dopo la pubblicazione sul Burt, 60 giorni per le osservazioni. A febbraio forse la definitiva approvazione. Non voglio entrare nel merito tecnico del regolamento. Una nostra lettrice parla, ad esempio, delle solite promesse della campagna elettorale. Altri ritengono invece che vi siano interessanti elementi di novità. Ad aprile o a maggio Altopascio rinnoverà il consiglio comunale. Se vincerà di nuovo l’attuale coalizione di centrodestra tutto rimarrà invariato. Altrimenti, è sicuro che la prima cosa che farà il centrosinistra, sarà quella di rifare tutto daccapo. E’ un classico. E’ accaduto a Capannori, Porcari, Montecarlo, ma in ogni dove. Ne ho viste troppe ormai. E’ sempre così, credetemi. Perché ogni nuova amministrazione non vuole certo governare su un territorio con le regole stabilite da altri, magari proprio gli acerrimi avversari. E voglio rimanere solo alla filosofia, all’impronta politica che anima ogni piano strutturale e ogni regolamento urbanistico. Allora, per chiudere, che senso ha approvare un regolamento che potrebbe essere modificato o stravolto di qui a pochi mesi? Avrei capito se fosse stato adottato due anni fa. Ci hanno spiegato che vi sono state situazioni tecniche da sistemare, nuove disposizioni, necessità di calibrarsi con Regione e Provincia. Sarà. In ogni caso, approvare un simile strumento a poche settimane dalle elezioni rimane un piccolo record.

Massimo Stefanini

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