Sede per i cimeli del museo del basket di Giorgio Chimenti. E’ proposta che arriva da alcuni cittadini su come utilizzare la struttura prefabbricata della Caritas di via Mazzei a Spianate, comune di Altopascio quando, nel 2003, sostituì la chiesa di San Michele Arcangelo che rischiava di cadere a causa di gravi lesioni strutturali. Ora l’edificio sacro principale è completamente ristrutturato e messo in sicurezza, restituito alle funzioni e ai fedeli. L’immobile accanto al cimitero dunque resta poco utilizzato poiché il paese è già dotato di sala riunioni, una struttura polivalente ubicata accanto allo spazio sagra. Nei giorni scorsi, il sindaco Maurizio Marchetti, da noi sollecitato sul futuro di quella costruzione, aveva dichiarato di accettare idee e proposte dalla gente, dai cittadini dalle associazioni per una decisione condivisa. Alcuni suggerimenti sono già arrivati. Prese di posizione (anche sul nostro sito) molto eterogenee, ma tra quelle più originali c’è appunto la volontà di farne una sorta di Hall of Fame locale grazie al materiale raccolto da Giorgio Chimenti, spianatino, ex arbitro di basket. Tra l’altro il terreno dove sorge la struttura suddetta è della sua famiglia e fu donato per l’occasione. Chimenti aveva raccolto coppe, trofei, maglie, fotografie, un patrimonio storico della pallacanestro: reperti unici, come il pallone originale con cui, per la prima volta, l’Italia si impose sui mostri sacri di questa disciplina, gli statunitensi. Pezzi originali che hanno girovagato da piazza Ospitalieri (fino all’inizio degli anni Novanta), alle scuole elementari, infine a Lucca. Ora c’è chi vorrebbe farli ritornare ad Altopascio.
Massimo Stefanini
Comments (2)
Lazzarosays:
16 February 2011 at 21:58complimenti per la conoscenza che credevo tu non avessi
Lorissays:
18 February 2011 at 0:58Ben vengano i ricordi su persone che hanno dato molto alla storia, sportiva o artistica che sia, del paese.
A Spianate mancano molte cose, ma avere un campo sportivo con la cinta murale dipinta come quello, è un bel vedere. Un museo sportivo a due passi è una bella idea!