Le cronache delle ultime settimane, segnalano un qualcosa di preoccupanti. I genitori italiani continuano a lasciare i bambini in auto, quando perchè dimentichi e presi dallo stress, talvolta invece proprio per “lasciarli”.Solo ieri abbiamo scritto della giovane donna che si era recata ad una festa, oggi invece vi parliamo di Roma. E’ nella capitale che ieri mattina intorno alle 9 in via Oderisi da Gubbio, in zona San Paolo, due gemelli di 11 mesi sono stati abbandonati per due ore in auto dai genitori, una 37enne italiana e un 32enne egiziano. I bambini al caldo in macchina, i genitori all’interno di un locale che giocano i loro guadagni alle slot machines. Gli infanti sono stati notati da un negoziante perchè piangevano, subito è stata allertata la polizia che ha tratto in salvo i minori e denunciato i genitori. Pare che la coppia stesse giocando già da alcune ore quanto il negoziante ha allertato il 113, infatti da quanto risulta lasciato leggermente aperto, sono riusciti ad ai bambini sono salvi solo perchè nell’auto c’era un finestrino leggermente aperto, lo stesso spiraglio che è stato poi usato dagli agenti del vicino commissariato per aprire l’automobile e ‘liberare’ i piccoli, in buone condizioni nonostante la temperatura interna. A quanto pare, i genitori dopo aver pargheggiato l’auto si sarebbero recati a giocare in compagni di un’altra figlia, una bambina di 2 anni.
Ci pensa il Codacons, l’associazione a tutela dei consumatori, a sottolineare la vicenda: “Non sappiamo se dipenda, come sostenuto nei giorni scorsi dalla mamma di Elena, dal fatto che ‘non ci si ferma mai’ in questa società frenetica, o se ci sia un problema di maggior senso di responsabilità e attenzione verso le cose che contano veramente, non sta a noi giudicarlo. Quello che è certo, è che si può fare in modo che questi drammi non si verifichino più”.
Qualche giorno fa, dopo il secondo infante morto, la Codacons aveva lanciato una proposta: un segnale acustico che appena si apre la portiera avverta il genitore che ha in auto il figlio, si legge: “Si potrebbe così avvisare il genitore distratto della presenza di un bambino nei sedili posteriori, ed evitare in futuro tragedie come queste”. Una buona idea per genitori stressati ma non certo per chi “dimentica” volontariamente.
In Italia sale in maniera quasi esponenziale ildramma di queste piccole vite spezzate, vite in bilico, che restano sospese tra la vita e la morte, vite di bambini inconsapevoli, che vengono abbandonati nelle automobili dai genitori, bambini che patiscono il caldo ed il freddo, rischiando l’assideramento o la disidratazione, morti lente e dolorosissime. Il dramma si consuma lentamente ed è figlio non solo della dimenticanza ma anche della società stessa. La realtà ci costringe ad esistenze problematiche strapiene di stress che ci rendono fautori di crimini inconsapevoli e deprecabili, senza essere spinti da alcuna volontà o premeditazione. Le abitudini sbagliate, il tran tran quotidiano, i problemi: sono i veri killer, scegliamo di vivere una vitameno frenetica per noi e per i nostri figli.