Ancora 12 anni di libertà di pagamento per chi aveva richiesto il condono a rate e dei «ruoli rottamati». A otto anni di distanza dai maxi condoni della Finanziaria 2003, lo Stato deve ancora incassare 4,2 miliardi da quanti hanno rateizzato l’importo. Infatti tanti condonati hanno pagato esclusivamente la prima rata. L’erario è in perdita e i contribuenti onesti sono come al solito “fregati”, infatti quei citadini leali ed onesti che avevano pagato le tasse per intero ora non possono nemmeno contare su  risorse pubbliche magari utili a ridurre i tagli in arrivo. Quei 4,2 miliardi, infatti, valgono potenzialmente il 10% della maxi manovra di contenimento dei conti pubblici imposta dalla Ue.
Una nuova relazione della Corte dei conti, che segue quella svolta nel 2008, fa il punto della situazione al 31 dicembre del 2010. Rispetto a un carico lordo iniziale da riscuotere di 6,3 miliardi erano stati disposti sgravi per 1,19 miliardi, con un carico netto da riscuotere di 5,117 miliardi. Su questa somma alla fine dell’anno scorso risultavano riscossi 910 milioni di euro, con somme ancora in sospeso pari a 4,207 miliardi. Insomma nel testo viene rilevato che la  «capacità di riscossione» non ha rispettato le attese. Insomma ancora 12 anni perchè lo Stato possa recuperare quell’ammanco.