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Adesso si cerca il 4 componente del gruppo che avrebbe “pestato” Bonanni

Adesso si cerca il 4 componente del gruppo che avrebbe "pestato" BonanniAlberto Bonanni, il musicista di 29 anni aggredito la scorsa settimana nel quartiere Monti è ancora in coma, intanto si sono svolti gli interrogatori di garanzia dei fermati. “Non volevo, sto pregando perchè non muoia». Così Carmine d’Alise, 21 anni,  dice al gip durante l’interrogatorio di garanzia. Christian Perozzi, l’altro ragazzo arrestato ha invece detto: «Siamo intervenuti per difendere Massimiliano, un amico pittore che abita a Monti e che stava litigando con quei ragazzi a via Leonina. Prima è partito Carmine e poi sono intervenuto anche io con un altro amico per difenderlo». Il terzo arrestato, il 23enne Gaetano Brian Bottigliero, invece, sarà sentito lunedì 4 luglio in carcere a Regina Coeli, dove è rinchiuso. Secondo gli inquirenti Bottigliero avrebbe colpito il giovane con un casco quando questi era già a terra.

Dal racconto di D’Alise emergono particolari inquietanti: “Massimiliano stava litigando con un giovane dai capelli rasta che brandiva una bottiglia”, contro il quale si sarebbe scagliato subito. Sempre secondo la versione data da D’Alise, il gruppo di cui faceva parte il ragazzo dai capelli rasta e lo stesso Bonanni era composto da una decina di persone, tra cui anche delle donne. Secondo le testimonianze delle persone presenti, circa una trentina, uno degli aggressori indossava una maglietta bianca , sarebe il  D’Alise , un altro una maglietta arancione e il terzo ne aveva una verde. Quest’ultimo avrebbe dato dei pugni alla testa da dietro a Bonanni. Ci sono  video e foto dell’aggressione realizzati con i cellulari che la polizia sta meticolosamente osservando. Gli agenti della squadra mobile intanto, hanno effettuato una perquisizione nelle abitazioni degli aggressori in cerca dei vestiti che indossavano sabato scorso..

Bottigliero, uno degli indagati sarebbe  un ragazzo che gravita negli ambienti della tifoseria romanista ed era stato sottoposto a Daspo nel 2009 per avere lanciato due fumogeni in campo durante la partita Roma-Basilea – si difende sostenendo di non aver partecipato al pestaggio, secondo quanto si legge, avrebbe dichiarato«Volevo solo dividerli». Sembrerebbe mancare il quarto componente del gruppo di nove ragazzi, tra i quali quattro avrebbero direttamente partecipato al pestaggio. Dopo l’arresto di Christian Perozzi e Carmine D’Alise – entrambi di 21 anni, accusati di tentato omicidio – e il fermo del terzo giovane, le indagini proseguono per individuare altri testimoni e l’ultimo membro della banda sospettato del pestaggio.  I familiari chiedono incessantemente che venga rinviata la serata di stasera ma su  Facebook  continua la chiamata per la «Veglia dei musicisti» in Piazza della Madonna a Monti per sabato 2 luglio, «Per Alberto… la musica non si ferma».