Valdisusa, sembrava una manifestazione pacifica, allegra, quasi festante ed invece  gli scontri tra i manifestanti dei centri sociali giunti in Val di Susa per partecipare al corteo No-Tav hanno causato almeno 50 feriti. La Polizia dice ci siano almeno 200 Black Block, ovvero “autonomi”.
Il corteo autorizzato che alla testa aveva sindaci della valle e autorita’ locali, e’ sfilato pacificamente con migliaia di partecipanti: i giovani si sono staccati prendendo sentieri nei boschi.
Secondo quanto reso noto dalla questura di Torino il numero di feriti tra le forze dell’ordine ammonta a 46, di cui 37 della Polizia di Stato, con 3 trasportati in elisoccorso presso un nosocomio cittadino; 6 dell’Arma dei Carabinieri e 3 della Guardia di Finanza. Tra di essi, un poliziotto e’ stato colpito da una bomba carta che risulta essergli esplosa tra le gambe, mentre un carabiniere ha riportato una vistosa ferita ad una mano, causata, probabilmente, dallo scoppio di un ordigno artigianale del medesimo tipo.
Tra i manifestanti risultano 5 feriti, per alcuni dei quali il primo soccorso e’ stato assicurato dal personale medico della polizia di Stato presente sul posto. La polizia ha riferito di aver arrestato cinque persone: 3 provenienti da Modena, anarco-insurrezionalisti, pluripregiudicati per reati specifici; 1 da Padova e 1 da Bologna, antagonisti con precedenti specifici, dell’eta’ di circa 30 anni. Per la polizia si tratta di “appartenenti all’antagonismo radicale e resistente, che rappresenta l’ala piu’ dura del movimento dei ‘professionisti della protesta”.
Gli antagonisti secondo la Questura di Torino erano circa 2.000, di cui 300 provenienti dall’estero. Si sono staccati dal corteo che ha sfilato secondo un percorso autorizzato, e hanno tentato di sfondare la recinzione dell’area archeologica antistante il cantiere, lanciando pietre, petardi, bombe carta, oggetti di ogni tipo e – riferisce la polizia – bottiglie piene di ammoniaca. Le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni e getti di idranti. La questura ha smentito di aver usato proiettili di gomma come dichiarato dai manifestanti. Ancora alta la tensione anche attorno alla centrale elettrica di Chiomonte dove si son succeduti scontri con le forze dell’ordine con un fuggi, fuggi che ha visto centinaia di persone indietreggiare verso una stradina molto stretta che conduce sul ponte della Dora.
Molto netta l’analisi della Questura torinese: “Continua la dura ed agguerrita protesta con impostazione paramilitare da parte dell’ala oltranzista del movimento, con sodali provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, che stanno dando sfogo alla più inaudita violenza ormai focalizzata solo contro le Forze di Polizia, utilizzando il peggior armamentario disponibile”. Nell’ala dura dei ‘No tav’ che ha dato vita agli scontri in val di Susa ci sarebbero circa 300 antagonisti provenienti da Francia, Spagna, Austria e Germania.
E’ intanto polemica su una frase di Beppe Grillo che, arringando a Chiomonte alcune centinaia di manifestanti ha detto: “Si parla tanto di Grecia, ma la Grecia è qui! Voi siete i veri eroi..”. “La Torino-Lione è una truffa – ha detto ancora-. La Tav è inutile”.