I capigruppo di Pd, Udc, Fli, Api e Idv hanno deciso, domani mattina diserteranno l’aula dove Berlusconi terrà le comunicazioni, non partecipando così al dibatto che seguirà . Lo hanno precisato tramite un comunicato congiunto, specificando che “non ci saranno per non rendersi complici di una situazione ormai intollerabile”
Venerdì sono tutti chiamati a decidere sulla fiducia, e, le opposizioni, unite, ci saranno, voteranno no.
Casini è intervenuto, ricordando che nel passato era già accaduto che non venisse approvato un rendiconto di bilancio. Era successo ad Andreotti e Goria, ma non ci fu tutto questo “teatrino”, anzi, si dimisero spontaneamente. Commenta anche che: “è scoppiata una sorta di bomba atomica, in un paese che è sempre più distante dalla politica. Tutto questo perchè perchè Berlusconi non vuole lasciare la poltrona di presidente del consiglio. Questa è la realtà , il resto sono chiacchiere”
Casini si rivolge anche alla maggioranza, chiedendo di aprire gli occhi e di “avere un atto e un sussulto di dignità “, in quanto “è solo Berlusconi che vuol continuare a perpetrare questa situazione”.
Antonio Leone, Pdl, aveva chiesto alla presidenza di poter andare avanti con il voto sull’assestamento del bilancio, perchè- a suo dire- “non c’è dipendenza tra i due testi”.
Ha risposto Gianfranco Fini, come presidente della Camera, ha negato la possibilità di procedere, spiegando che “è impossibile passare all’esame del ddl di assestamento di bilancio perché il rendiconto rappresenta un presupposto per questo provvedimento”.