Cittadinanzattiva e Tribunale dei diritti del malato hanno stilato il XIV rapporto Pit Salute 2010, dal titolo “Diritti al taglio”.
Inquietanti i dati elaborati, sono 23.524 le lamentele; tutte le segnalazioni sono state raccolte in un anno esatto, dal primo gennaio 2010 al 31 dicembre 2010; le aree prese come riferimento sono state 10: malpractice e sicurezza delle strutture; liste d’attesa; informazione e documentazione; assistenza territoriale; invalidità ed handicap; accesso ai servizi; assistenza ospedaliera; umanizzazione delle cure; assistenza farmaceutica; patologie rare. In cima alla lista, con il 18,5% , troviamo gli errori sanitari, seguiti dal 16% dei lunghi tempi d’attesa.
La coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato e Cittadinanzattiva, Francesca Moccia, ha dichiarato che il nostro sistema sanitario sta collassando, le segnalazioni raccolte riportano semplicemente quello che è sotto gli occhi di tutti, impensabile avere tempi d’attesa di 10 mesi per una tac, oppure 8 mesi per una visita urologica, senza parlare di 15 mesi per una moc o un anno per una mammografia.
Questi dati li sanno tutti quelli che hanno sperato di potersi avvalere del SSN, e davanti ad un’urgenza si sono sentiti rispondere di andare in intramoenia.