Da mercoledì 14 dicembre l’attività della Panem spa di Altopascio sarà sospesa. Non si sa ancora se definitivamente o meno. La decisione dopo l’incontro tra i sindacati e la proprietà , nella persona del direttore operativo del gruppo Novelli, che da agosto detiene il 99 per cento della Panem. Sembra sia già partita la richiesta di concordato. Si preannuncia un Natale nerissimo per i 70 dipendenti dell’azienda storica di via dei Barcaioli che avevano sospeso lo sciopero fiduciosi. E pensare che proprio durante l’estate i problemi sembravano risolti, con l’avvento del gruppo umbro leader del mercato delle uova (marchio Ovito) e del pane industriale e dei suoi surrogati (craker, fette biscottate), nel centro sud Italia. Â
Panem, da mercoledì attività sospesa
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CNA, incontri sulla crisi dell’edilizia
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Comments (4)
scontentodavverosays:
8 December 2011 at 22:44Certo che nella città del pane è grave che due grandi aziende che producono pane vengano chiuse, se davvero venisse convertita la produzione dal pane alle uova “come dice il sindaco” anche altopascio potrebbe essere riconvertita in città delle uova e dell’ospitalità , visto che le uova marce già ci sono.
Lsays:
9 December 2011 at 5:19Adesso per il sindaco il problema principale sarà quello di verificare quanti sono i lavoratori che votano ad Altopascio e quanti sono effettivamente quelli che hanno votato per lui.
Piena solidarietà a tutti i lavoratori con la speranza che questo dramma si possa risolvere nel migliore dei modi. In bocca al lupo.
Annasays:
9 December 2011 at 10:24Mi piacerebbe che tutti capissimo che la cosa riguarda la comunità tutta.
Oggi la Panem, domani chissà .E’ un momento terribile, la nostra zona non solo non è immune ma mi pare che negli ultimi tempi stia affondando sempre più.
C’era almeno qualche politico (non di minoranza , so che hanno dato appoggio) a sostenere, in qualche modo, qualunque modo, questi lavoratori?
Mi spiace tanto.
Di fronte alla perdita del lavoro e del sostentamento per 70 famiglie, ma cosa altro si può dire?
Compagno Don Camillosays:
10 December 2011 at 21:49Ma perchè le istituzioni locali non attaccano anche le due cooperative rosse, Unicoop Firenze e Conad del Tirreno che con le loro strategie aziendali hanno negli ultimi due anni tolto 3 milioni di euro di fatturato.
Non si possono attaccare queste due realtà ? Unicoop rilascia interviste che con il nuovo sito produttivo di proprietà crea nuovi posti di lavoro. Ma quanti ne ha fatti perdere……a rischio anche molti altri piccoli panifici toscani.
Le colpe della chiusura di Altopascio sono da dividersi tra la vecchia gestione della Panem che ha lasciato questa azienda in uno stato degradante e le due Cooperative rosse.
Ma questo non si può dire in una regione dove l’omertà nei confronti dei compagni è più influente che in Sicilia per la mafia.
Un compagno deluso