Considerati i grandi sacrifici a cui tutti i cittadini sono chiamati in questo periodo, la sobrietà e la trasparenza della politica sono il minimo che si possa pretendere dalla nostra classe dirigente. Invece proprio in questi giorni, dopo il “caso Lusiâ€, la vicenda della Lega Nord descrive un sistema di gestione di soldi pubblici, che, invece di essere destinati alla promozione delle attività politiche, culturali, ricreative e democratiche del partito, erano diventati il ricco conto corrente della famiglia Bossi. In questi momenti di sdegno ed indignazione, però, bisogna saper analizzare il problema a fondo e soprattutto non si deve cadere nel facile tranello del “tanto sono tutti ugualiâ€, un’affermazione tanto cavalcata quanto ingiusta verso chi ogni giorno spende se stesso per la buona politica, rendendo servizio alla propria comunità . E infatti non siamo tutti uguali: per quanto riguarda la trasparenza, per esempio,a livello nazionale il Partito Democratico è l’unico partito ad avere bilanci pubblicati e certificati da società esterne; a livello locale Alternativa Democratica ha presentato nei tempi previsti dalla legge il rendiconto delle spese sostenute durante la campagna elettorale del 2011, mentre ad oggi, la lista Marchetti è ancora inadempiente, non essendo ancora pervenuto, a distanza di quasi un anno, il costo complessivo della faraonica campagna elettorale che tutti noi ricordiamo. Sottolineiamo che tale resoconto è un obbligo di legge. Siamo certi che si tratti solo di una “banale†dimenticanza. Restiamo in attesa che il sindaco – magari troppo occupato a prendere atto dei quotidiani furti sul territorio comunale – vi ponga rimedio.
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PD Altopascio