Nel Grande Dizionario Italiano dell’Uso ci sono definizioni importanti, come: «1a, organizzazione criminale di stampo mafioso, costituitasi con leggi e codici propri già durante il Seicento, e che attualmente esercita il controllo su attività illecite specialmente nell’area napoletana. 1b estens., associazione di tipo mafioso. 1c estens., associazione di persone prive di scrupoli che per vie illecite si procurano favori, guadagni o sim.: gira e rigira è tutta una c[amorra]!».
Altre definizioni considerate basse sono: «imbroglio», «chiasso», «cagnara».
Nonostante il termine sia impropriamente usato per indicare la società criminale nata a Napoli nel XIX secolo e conosciuta anche come Bella Società Riformata, oggi di consueto si tende ad identificare con questo termine un’unica organizzazione criminale simile alla cupola mafiosa siciliana o ad altre organizzazioni di uguale stampo. In realtà la struttura della camorra è molto più complessa e frastagliata al suo interno in quanto composta da molti clan diversi tra loro per tipo di influenza sul territorio, struttura organizzativa, forza economica e modus operandi.
Inoltre le alleanze fra queste organizzazioni, qualora si possano considerare tali semplici accordi di non belligeranza fra i numerosi clan operanti sul territorio, sono spesso molto fragili e possono sfociare in contrasti o vere e proprie faide o guerre di camorra, con agguati ed omicidi.
Con il termine “camorra” a volte si indica anche un tipo di mentalità , che fa della prepotenza, della sopraffazione e dell’oertà , circa i suoi principali punti di forza. Il confine tra l’appartenenza ad un clan camorristico e il vivere in una mentalità camorristica diffusa, il più delle volte è labile ed etereo e, in alcuni particolari ambienti sociali, una divisione netta tra le due cose potrebbe risultare non facilmente rilevabile.
In molti casi gli atteggiamenti di continuità con comportamenti camorristici riguardano anche professionisti, imprenditori, STUDI PROFESSIONALI e POLITICI, fino a generare, in diversi casi, contiguità e collaborazione continuata tra intere amministrazioni locali, imprenditorialità e la criminalità organizzata. Questo tipo di commistione viene definito recentemente sistema, termine gergale degli ambienti criminali campani.
Cosa c’entra tutto questo con Altopascio?ASSOLUTAMENTE NIENTE. Noi siamo soltanto titubanti e anche un po’ contrari alla eventuale, anche se REMOTA, candidatura di Maurizio Marchetti al parlamento. Ve li immaginate Marchetti e Paluzzi (il porta borse) andare a Roma a rappresentare gli italiani?
Matteo Tori si chiede per quale motivo il Sindaco e Paluzzi abbiano voluto cosi’ tanto creare, nel 2007, la “Altopascio Servizi s.r.l.“. Quella societa’ che, piena di debiti, stava cercando di introdurre nel territorio altopascese la AGM s.p.a. con sede a Caserta per la costruzione della piscina e palazzetto dello sport. Nessuno lo sa ma speriamo presto di avere notizie.
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