A Spianate, alla presenza delle associazioni di volontariato, di semplici cittadini, si è voluto dare memoria ad un fatto che ci ha colpito nella coscienza, pur accaduto ormai due mesi fa, la scomparsa da casa di Antimo Mormile, un giovane spianatino. In silenzio, ma con dignità , orgoglio, commozione, dopo la preghiera in una chiesa di San Michele Arcangelo gremita, centinaia di persone si sono radunate per la fiaccolata che è partita dalla chiesa stessa e che ha voluto significare la fede di amici e parenti che vogliono il ritorno di Antimo Mormile. Dopo due mesi di silenzio, l’iniziativa ha rappresentato un segnale tangibile per testimoniare l’affetto di tutto il paese verso i cari del ragazzo, ma anche per lanciare il messaggio che tutta la comunità lo sta aspettando. La vicenda colpì molto e venne ripresa dalla nota trasmissione TV “Chi l’ha vistoâ€. Il ventiduenne perito informatico, impiegato come guardiano alla Manifattura tabacco di Lucca, esce dalla sua abitazione di Spianate, dove vive con i suoi familiari, verso le 11 di domenica 16 dicembre, a bordo di una Fiat Punto di colore bianco. Alcune ore dopo, telefonicamente rassicura i parenti che sta rientrando. Ma non vedendolo, quest’ultimi si preoccupano e nella notte fanno partire le ricerche. L’utilitaria viene ritrovata il 17 dicembre al chilometro 303 della statale Aurelia, tra Livorno e Quercianella. Successivamente vengono individuati i vestiti indossati da Antimo in prossimità degli scogli di Cala Leone al Romito, sulla costa labronica. Vi fu anche l’intervento dei sub lungo la riviera tirrenica, oltre che dei carabinieri, compresi quelli di Altopascio che per giorni hanno scandagliato la zona per reperire indizi utili al ritrovamento del giovane. Â