Tra pochi mesi, nella primavera del 2014, si voterà anche a Montecarlo per il rinnovo del consiglio comunale in carica dal 2009. Se per il centrodestra è ovvio ricandidare il sindaco uscente, Vittorio Fantozzi, che 5 anni fa si impose doppiando il suo avversario, con il 66 per cento dei consensi contro il 33 per Silvio Michi per il centrosinistra, quest’ultimo schieramento non ha ancora una linea strategica precisa per cercare di riconquistare la poltrona del primo cittadino che manca dal 1999. Anzi a Montecarlo, che un tempo era considerata la piccola Russia, nella mappa geopolitica della lucchesia rossa (quando la maggioranza era bianca), dal 1990 ad oggi, solo con Poleschi la sinistra è riuscita a spuntarla. Pisani,fiorentini, senesi si contendevano queste terre di confine; Castruccio superò i fiorentini nella celebre battaglia di Altopascio del 1325. Popolazioni autonome, fiere di esserlo anche se il primo insediamento fu fondato dall’imperatore Carlo IV di Boemia. Adesso però, se non andrà a regime il tentativo di candidare un ex dipendente comunale molto apprezzato, si pensa a ricorrere a stranieri, magari montecarlesi ma sinora non direttamente impegnati in loco. Certo è che servirà un personaggio di carisma, in grado di veicolare sulla sua persona i suffragi degli indecisi, perché alle comunali, vince la persona, ormai sono finiti i tempi in cui prevalevano le ideologie partitiche.