Altopascio. La vittoria del Pd ad Altopascio non deve essere presa «come esempio per tutto». Perché non si può paragonare quello che avviene in un Comune dove si è all’opposizione da 25 anni e quello che succede (o succederà ) in amministrazioni dove si governa e dove si hanno «possibilità di vincere fin dall’inizio». A sostenerlo è il presidente della Provincia e sindaco di Capannori Luca Menesini, il giorno dopo l’intervento del segretario Pd della Toscana Dario Parrini, che aveva preso proprio Altopascio come esempio di un virtuoso superamento dei dissidi interni al partito.
«Alle elezioni, come nelle tante sfide della vita, si vince e si perde – esordisce Menesini -: le grida sensazionalistiche che seguono ogni tornata elettorale, quindi, le prendo sempre con le molle. Insomma, vincono sempre tutti. Questo però ci fa commettere un errore, che invece è fondamentale evitare: analizzare il voto a partire da noi stessi e non dai cittadini. Il risultato elettorale rispecchia, senza dubbio, il desiderio di una comunità . E da questo penso che bisogna, onestamente, avviare la riflessione. Il Partito Democratico – il mio partito – in questa tornata di amministrative, in particolare a livello regionale, ha deluso, non ha raggiunto gli obiettivi, eccezione fatta per la splendida vittoria di Sara D’Ambrosio ad Altopascio». Partendo da questo dato, Menesini spiega che non si può «buttare via tutto. Questo Governo ha dei meriti. Anzitutto, dopo vent’anni le attività parlamentari sono tornate al centro della discussione politica, così come le riforme. Questo Governo ha portato a casa leggi di redistribuzione del reddito e di uguaglianza sociale importanti, non sufficienti certo, ma almeno segnano un inizio. Per non parlare della riforma costituzionale, che contiene modifiche di cui le varie classi politiche degli ultimi cinquant’anni hanno sempre parlato senza mai realizzarle. Governare è complesso, e ci vuole tempo per cambiare le cose. Da questi risultati elettorali, quindi, dovremmo prendere tutti insieme la decisione di lavorare seriamente su tre punti: l’unità , la centralità dei sindaci e del territorio, posizioni chiare sui valori che ci guidano».
La prima cosa da dire, dice Menesini, è «basta con le correnti. L’unità di intenti si può avere soltanto se ci si confronta sui temi. Questo posso dirlo anche per esperienza personale, visto che sono l’unico sindaco della Piana di Lucca che è passato dalle primarie per avere la legittimazione alla candidatura. Il Pd di Altopascio, oggi, anche se non ha fatto le primarie, è andato unito alle elezioni e ha raggiunto una vittoria storica. Se adesso però prendiamo Altopascio come esempio su tutto, commettiamo un altro grosso errore. Ad Altopascio poteva solo andare bene, visto che stava governando il centrodestra da venticinque anni.
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Fonte Il Tirreno