Altopascio (LUCCA) –
LUCCA. Tutto come da copione. La conferenza stampa, convocata ieri mattina, dai partiti di centrodestra, era quella dell’annuncio del proprio candidato sindaco, e il nome uscito è quello atteso, ossia Remo Santini (assente all’incontro), che incassa il previsto sostegno di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Presenti i dirigenti provinciali e locali dei tre partiti, con Maurizio Marchetti e Gianluca Ghiglioni per Forza Italia, Francesco Pellati e Marcella Maniglia per la Lega Nord e Riccardo Zucconi e Nicola Buchignani per Fdi.
A dare l’annuncio è stato Marchetti: «Come annunciato già da mesi dai nostri responsabili regionali il centrodestra a Lucca si presenta compatto, cun un’unità di intenti. Siamo uniti nel condividere la candidatura di Remo Santini». Santini che, come ricordato dall’ex sindaco di Altopascio, è sostenuto da una lista civica con persone comuni, che nella maggior parte dei casi non ha mai fatto politica. Poi la questione programma: «Santini ha già elencato alcuni punti in occasione della sua presentazione. Punti che sono condivisi dai 3 partiti e che adesso andranno ampliati anche attraverso un confronto con la città ». Quindi Marchetti ha sottolineato le divisioni in seno al Pd, con un candidato imposto da Firenze e con un clima di subalternità al capoluogo: «Subalterna ai Rossi di nome e di fatto (riferendosi al governatore della Toscana), noi siamo alternativi a questo». È seguito poi l’elenco dei mali di Lucca (dal centro storico abbandonato a se stesso, l’accattonaggio degli extracomunitari) e delle proposte del centrodestra (dal no alla vendita di Gesam al rilancio del centro storico, dal ridare slancio a cultura e turismo all’impiantistica sportiva, con un nuovo palazzetto e interventi sulle strutture).
«Una persona perbene, libero dalle ideologie, un liberal democratico con un approccio pragmatico alla città »: questa la descrizione fatta dal Pellati della Lega Nord di Santini, ed è la descrizione del candidato che desideravano. Per una contesa che è possibile contro, «uno schieramento confuso», ha detto Pellati riferendosi al centrosinistra: «Non è solo una questione di candidati, ma di progetto che non c’è, con una guerra interna al partito e con tanti saluti ai lucchesi. Quanto ai 5 Stelle i lucchesi sono gente pratica, che si tiene lontana dai loro pasticci». Poi una stoccata alle liste civiche di centrodestra, al momento lontane dai partiti ufficili: «Se dovessimo perdere con uno scarso margine di voti Lucca non glielo perdonerebbe mai».
«Un sindaco libero che potrà fare gli interessi di Lucca», è il ritratto di Santini fatto da Zucconi. Quindi sul programma l’esponente di FdI ha sottolineato la priorità del tema sicurezza: «Il problema delle Tagliate resta, ma non c’è solo quello. Tambellini lascia una città insicura e lo dimostrano le cronache dei giornali. E anche per quanto riguarda il decoro in generale Lucca ha bisogno di un colpo d’ala. Il tessuto socieconomico è un po’ abbandonato a se stesso, e il caso del Caffè di Simo è un po’ l’emblema di come un’amministrazione non sa tutelare il proprio patrimonio, anche economico».
La convergenza dei tre partiti in vista delle prossime amministrative è data per solida, solidissima, indipendentemente da eventuali dissidi a livello nazionale tra i tre partiti. Su questo punto hanno dato
le loro assicurazioni tutti i rappresentanti dei partiti, con Marchetti che ha anche parlato di un incontro ad Arcore con Santini e con il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, che si è mostrato soddisfatto per la candidatura e per l’unità lucchese del centrodestra. (l.s.)
Fonte: Il Tirreno