Lucca –
A SERAVEZZA IL 73° ANNIVERSARIO DEL NAUFRAGIO DEL PIROSCAFO ORIA
Resa particolarmente significativa da una folta e qualificata rappresentanza di autorità civili e militari, si è tenuta questa mattina a Seravezza la commemorazione del naufragio del Piroscafo Oria, avvenuto il 12 febbraio 1944 nelle acque di Capo Sounion in Grecia e costato la vita a 4200 militari italiani, tra i quali i versiliesi Enzo Salini di Azzano, Mario Mazzei di Riomagno, Alfredo Mencaraglia di Seravezza, Ettore Ancillotti di Stazzema. Con il sindaco Riccardo Tarabella e il Presidente del Consiglio Comunale Riccardo Biagi hanno partecipato alla cerimonia il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, gli assessori Gianfranco Spinelli (comune di Serravalle Pistoiese), Gianluca Bertini (comune di San Miniato) e Simona Cestari (comune di Casciana Terme), la rappresentante del comune di Surbo (Lecce) Giovanna Maletesta, il portavoce della rete delle famiglie dei dispersi dell’Oria Michele Ghirardelli, il colonnello Antonio Albanese, addetto militare presso l’ambasciata italiana ad Atene, e il colonnello Renato Vaira, comandante dell’istituto geografico militare presso il comando italiano della base americana di Camp Darby. Rappresentate anche le locali forze dell’ordine, il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e le associazioni combattentistiche e d’arma.
Da Palazzo Mediceo, luogo dell’adunanza, le autorità si sono portate in corteo al Monumento ai Caduti di piazza Carducci per la deposizione di una corona d’alloro. La commemorazione ufficiale è poi avvenuta al Teatro delle Scuderie Granducali dove sono stati anche letti i nomi di tutte le navi naufragate nell’Egeo dopo l’Armistizio del 1943 e dei 178 militari toscani scomparsi. In chiusura è stato proiettato il documentario di Giorgio Iatrou con testimonianze e racconti sulla vicenda dell’Oria.
Nel suo intervento il sindaco Tarabella ha fatto riferimento al percorso di valorizzazione della memoria intrapreso dalla sua amministrazione e all’importanza di far parlare la storia alle coscienze delle nuove generazioni. «Mi piace anche sottolineare», ha aggiunto «il legame di amicizia fra persone, famiglie, città e nazioni diverse che si è venuto a creare in questi ultimi anni grazie alle iniziative intraprese a molti livelli per far luce sulla storia del Piroscafo Oria. Qualcosa di positivo e di importante, da coltivare come un’eredità preziosa e che ci rende forse meno doloroso pensare al pesante bilancio di vite umane che questa triste vicenda ha avuto».
Fonte Verde Azzurro