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La consigliera Cristina Scaletti (La Firenze viva) è intervenuta oggi in consiglio comunale sul tema dell’applicazione della direttiva Bolkestein relativamente al commercio su area pubblica.
“La seconda commissione consiliare e l’assessore Bettarini , che era presente, ha bocciato recentemente due atti da me presentati: il primo atto richiedeva che la giunta si facesse promotrice di un’azione politica verso la Regione affinché non recepisse le osservazioni dell’autorità garante del commercio e del mercato che di fatto smontano i contenuti dell’intesa Stato Regioni che fissava alcuni criteri di salvaguardia del commercio su area pubblica; l’altro richiedeva un’azione politica più incisiva volta a fare un’azione presso il governo per togliere il commercio su area pubblica dalla direttiva Bolkestein†ha dichiarato la consigliera.
“Oggi in consiglio comunale abbiamo chiesto quale sia la posizione ufficiale dell’amministrazione comunale rispetto a questo fondamentale punto politico, visto che l’eventuale recepimento delle osservazioni dell’ Autorità garante da parte delle Regioni obbligherà i comuni a fare i bandi alla luce della completa liberalizzazione secondo i principi del libero mercato, eventualità contro la quale ultimamente si è schierata anche Confesercenti toscana e nazionale. In questo contesto la proroga delle concessioni al 31dicembre 2018 inserita nel decreto Milleproroghe prossimo alla sua conversione in legge non fa altro che aumentare la preoccupazione che i prossimi bandi possano essere fatti all’insegna della Bolkkestein allo stato puro senza la mediazione della Conferenza Stato Regioni, cosa per altro non prevista dal decreto di recepimento della direttiva stessa. Anche in questa occasione – ha proseguito Scaletti – l’assessore Bettarini non ha dato risposte, come del resto ha fatto per i due anni e mezzo del suo mandato. I bandi che farà il Comune o saranno all’insegna della Bolkestein o all’insegna della Conferenza Stato Regioniâ€.
“L’assenza di un’azione politica decisa, di una presa di posizione netta del Comune di Firenze nei confronti della Regione, affinché non recepisca le indicazioni dell’Autorità garante o di un’altrettanto netta presa di posizione sul livello nazionale così da far uscire il commercio su area pubblica dall’applicazione della Bolkestein fa tristemente ritenere che il Comune di Firenze sia favorevole all’applicazione pura della direttiva†ha concluso Scaletti. (fdr)
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Fonte: Comune di Firenze