“Estate fiorentina? Dopo due anni della kermesse firmata Nardella forse è il caso di rimodularla. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità degli interventi degli operatori culturali. Sia costituito un ufficio unico per l’estate, che riunisca il personale delle direzioni comunali coinvolte dallo sviluppo economico, all’ambiente e alla cultura. E’ necessaria un’attività congiunta a supporto dei soggetti coinvoltiâ€. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, lancia un’idea, insieme ai consiglieri del gruppo Giacomo Trombi e Donella Verdi. E spiega: “Serve uno sforzo in più. In particolare ci vuole maggiore trasparenza sui progetti, con la pubblicazione delle proposte vincitrici dei contributi o delle agevolazioni comunali, con conseguente controllo sull’effettivo svolgimento delle attività così come proposteâ€.
“Poi suggeriamo – continuano Grassi, Trombi e Verdi – per una gestione oculata dei fondi economici, che non siano finanziati alcuni progetti per due volte tramite concessione di spazi e di contributo mentre altri rimangono senza alcun supporto. Accanto ad aspetti legati strettamente alla formulazione del bando è indispensabile che il Comune dia tempi certi ogni anno per la sua pubblicazione e altrettanta certezza sull’erogazione dei fondi economici, cancellando una volta per tutte l’incertezza fino all’ultimo secondo. Per questo abbiamo depositato nelle settimane scorse ben sei mozioni che affrontano e propongono idee per le future attività estive e culturali a Firenzeâ€. E per gli spazi in riva all’Arno? Il capogruppo spiega: “Accordarsi con la Regione Toscana per la gestione delle aree. I bandi siano fatti dal Comune, con durata triennale, come le altre aree concesse. Dobbiamo rimuovere la discrasia esistente. I nove anni della durata delle gare regionali contrastano con gli intenti dell’amministrazione comunaleâ€.
“Inoltre sarebbe l’ora di trovare una soluzione che possa porre fine a progetti faraonici – concludono gli esponenti di opposizione – che una volta valutati si trasformano in ben altro, dopo la riformulazione chiesta dal Comune per la diminuzione del contributo concesso rispetto alle richieste economiche inizialiâ€. (fdr)
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Fonte: Comune di Firenze