“Ogni suggerimento, idea e stimolo è benvenuto nel dibattito culturale in generale e a proposito dell’Estate fiorentina in particolare. Non è però tollerabile l’accusa di poca trasparenzaâ€. Lo afferma il curatore dell’Estate fiorentina Tommaso Sacchi, replicando al consiglieri di Firenze riparte a sinistra.
“Ogni atto della procedura amministrativa relativa alla rassegna estiva – sottolinea Sacchi –, dal bando alla graduatoria finale fino ai singoli contributi economici erogati, è consultabile da tutti sul sito istituzionale. La selezione è tesa a valorizzare le migliori realtà e proposte culturali che emergono dal territorio metropolitano e provenienti anche da fuori Firenze. Ogni anno viene pubblicato l’Avviso con largo anticipo. Quest’anno ne è prevista l’uscita entro la fine di febbraio. Oltre alla certezza dei tempi, sono certe anche le risorse economiche. Non si capisce inoltre quali siano i ‘progetti faraonici’ evocati dai consiglieri. È invece chiarissimo che ogni anno il Comune riesce a fornire una kermesse di eventi diversificata, ampia, che copre le esigenze di ogni fascia di pubblico, in larga parte gratuita e con grande gradimento da parte del pubblicoâ€.
“Nel 2016, ad esempio – continua Sacchi -, sono stati realizzati circa 750 eventi (da spettacoli teatrali ai concerti di musica, dalla danza alle proiezioni cinematografiche, dalle animazioni per i più piccoli alle esposizioni) da oltre 100 operatori culturali, con un milione di presenze di pubblico stimate. La rassegna, inoltre, ha permesso nell’ultimo anno di portare a Firenze, grazie alla collaborazione con le nostre associazioni culturali, artisti del calibro di Michael Nyman, Masbedo, Klangforum Wien, Jannis Kounellis, Joan As Police Woman, Morgan, Servillo, Sting, Massive Attack e molti altriâ€. (edl)
Fonte: Comune di Firenze