Porcari (LUCCA) –
PORCARI – Sono stati alcun cittadini a lanciare l’allarme, intorno alle 17. A preoccupare la presenza di sostanze sospette nel canale che corre lungo la ferrovia, nei pressi dell’ex oleificio Toschi. L’impianto è fermo da anni e attualmente è in mano alla curatela fallimentare. Non è più un sito produttivo anche se viene usato come magazzino di stoccaggio di liquami, che per cause che dovranno essere chiarite sono uscite dai fusti propagandosi nelle canalette di scolo.
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Il Comune, a stretto contatto con il sindaco Alberto Baccini e il vicesindaco e assessore all’ambiente Leonardo Fornaciari, si è mosso non appena ricevuta la segnalazione, avvisando l’Arpat che ha inviato una squadra per effettuare i prelievi per le analisi. E’ intervenuta anche una ditta specializzata,  che si è messa immediatamente al lavoro per arginare il flusso dei liquami verso i canali pubblici, soprattutto il vicino rio Lalletta. Sul posto anche la Polizia Municipale che ha provveduto ad una serie di controlli e sopralluoghi nelle aziende che si trovano nella zona. Una zona prevalentemente industriale e senza abitazioni private.
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“Siamo intervenuti appena ci è arrivata la segnalazione – ha detto il sindaco Baccini – e la situazione è sotto controllo. La cosa importante era bloccare qualunque flusso in esterno dei liquami verso i canali pubblici e questo è stato fatto. Non è purtroppo la prima volta che accade, anche se da parecchio tempo l’attività è ferma. Mi risulta che negli ultimi tempi siano stati compiuti dei lavori per stoccare partite che sono oggetto di vendita, forse questa attività potrebbe essere alla base dello sversamento. Ma non sta a me dirlo, toccherà all’Arpat svolgere le verifiche e spiegare esattamente le causeâ€.
Fonte: Lo Schermo