Trieste, 13 febbraio – "L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) prescrive a carico di Siderurgica Triestina il monitoraggio delle polveri tramite una rete di sette deposimetri". Lo precisa l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) a seguito della richiesta del Comune di Trieste di collocare ulteriori punti di monitoraggio e controllo. Il tema è oggetto di una dettagliata relazione "redatta da ARPA su richiesta del Comune", che "è un’elaborazione di dati storici consolidati, già disponibili e pubblicati dall’Agenzia sul proprio sito web. Dati che, si sottolinea, non contengono informazioni tali da far emergere situazioni di allerta.
Come si legge nella relazione, nel corso delle Conferenze dei Servizi, nella fase di istruttoria dell’AIA, questa tipologia di dati era stata utilizzata (per la serie storica a suo tempo disponibile) anche per individuare la frequenza di rilevazione e la localizzazione dei punti di misura delle deposizioni atmosferiche, allo scopo di definire il piano di monitoraggio e controllo da imporre a Siderurgica Triestina. Per questo motivo, l’AIA prescrive a carico di Siderurgica Triestina il monitoraggio delle polveri tramite una rete di 7 deposimetri, di cui 2 sono collocati all’interno dello stabilimento (Portineria operai e Palazzina qualità), 2 a meno di 250 m dal limite dello stabilimento e altri 2 a meno di 750 m dal medesimo limite.
Nella relazione consegnata al Comune di Trieste sono stati riassunti i valori delle deposizioni totali di polveri riscontrate nell’abitato di Servola. Non si tratta dunque delle concentrazioni di inquinanti in aria, che sono state oggetto di puntuale illustrazione nelle scorse settimane da parte dell’Agenzia, ma delle polveri depositate a terra, che sono molto più grossolane di quelle rilevabili dal monitoraggio per la qualità dell’aria. Si tratta, infatti, di particelle che per effetto della forza di gravità si depositano al suolo in tempi relativamente brevi. Per questo motivo sono monitorate al fine di quantificare eventuali fenomeni di imbrattamento e il trasporto al suolo di inquinanti persistenti, quali, ad esempio, gli Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa). Inoltre l’analisi di queste polveri consente di valutare la corretta gestione del ciclo produttivo dell’impianto siderurgico di Servola.
Le polveri raccolte mensilmente tramite i deposimetri vengono pesate e, su 4 deposimetri a diverse fasce di distanza, vengono anche sottoposte ad analisi qualitativa allo scopo di individuare il contenuto di IPA. Per le deposizioni, la normativa relativa alla qualità dell’aria non fissa dei limiti, che sono stati invece introdotti sotto forma di prescrizione dall’AIA, che da questo punto di vista è migliorativa in termini di tutela dell’ambiente. Ad esempio il valore obiettivo di qualità per le polveri totali è fissato dall’Aia in 250 mg/m2/giorno, valore rispettato durante tutto il 2016.
Vista la rilevanza di questo parametro, sul sito web di Arpa i dati relativi ai deposimetri vengono pubblicati con cadenza mensile.
Nel 2016 complessivamente i quantitativi di polveri depositate sono stati inferiori rispetto al quinquennio precedente, riducendosi di circa un terzo. Tali conclusioni devono tuttavia essere confermate negli anni, per disporre di un trend di valutazione sufficientemente lungo a valutare tutti i complessi fattori in gioco. Un elemento di particolare interesse che emerge dalle ultime elaborazioni di Arpa riguarda il fatto che oltre i 400 m circa di distanza dal perimetro dell’impianto siderurgico, i livelli di deposizione sembrano mediamente confrontabili con quelle del fondo urbano.
L’Agenzia – si assicura – continuerà a monitorare l’area di Servola, anche recependo suggerimenti migliorativi, in maniera incrementale rispetto al piano di monitoraggio e controllo posto a carico di Siderurgica Triestina, nonché a svolgere la propria incisiva azione di controllo. ARC/Arpa/com
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia