La necessità di incrementare la cooperazione e il commercio in ambito internazionale è stata
ribadita, oggi a Trieste, dalla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel suo
intervento in apertura di lavori dell’incontro europeo di “World Trade Centers”, la rete mondiale
che collega oltre 1 milione di aziende nel mondo con l’obiettivo di incoraggiare i traffici e gli
investimenti a livello mondiale. “In risposta alle nuove forze che cercano di rimodellare il
panorama degli investimenti globali, dobbiamo adottare un approccio ancora più completo e
sistematico per favorire gli investitori” ha detto Serracchiani, indicando a questo proposito due
strumenti da adottare: la predisposizione di politiche che premiano gli investimenti a lungo
termine e la promozione di competenze essenziali per le economie più resistenti, utili a colmare il
divario di disuguaglianza che si è ampliato durante la crisi. “In Friuli Venezia Giulia – ha poi
aggiunto – siamo consapevoli che economia e innovazione non si sviluppano in un vuoto. Esse sono
strettamente legate alle condizioni locali, in cui il fattore chiave è la complessa interazione tra
l’economia, la scienza e il mondo accademico, nel contesto della diversità umana e intellettuale”.
Pertanto, citando Paul Krugman, Serracchiani ha sottolineato l’importanza di investire nel
potenziale umano e nelle condizioni in cui esso si sviluppa. “L’esempio di questo proposito,
riferito al Friuli Venezia Giulia, è il recente allineamento delle politiche infrastrutturali,
nazionali e regionali, che ha sbloccato gli investimenti in progetti concreti come le reti ICT”, ha
illustrato la presidente, soffermandosi poi sulle prospettive del Porto di Trieste, definito lo
scalo “più internazionale d’Italia” che “garantisce una serie di condizioni operative favorevoli
agli investitori”. Inoltre Serracchiani ha posto l’accento sulla scienza, ricordando come la
presenza di numerosi istituti di Ricerca abbia permesso al Friuli Venezia Giulia di essere
classificato dalla Commissione europea quale regione “fortemente innovatrice”.
“La tecnologia, la scienza e il commercio – ha concluso Serracchiani – sono un linguaggio comune
che unisce le persone e le nazioni. L’istruzione superiore è essenziale per la crescita economica e
la cooperazione in tecnologia e innovazione è la chiave per una fase nuova nel mondo globalizzato.
Molte sfide, come i “big data”, il trasporto sostenibile, la sicurezza dei dati o la crescente
scarsità di materie rare non sono univoci per una singola parte del mondo ma interessano tutti
noi”. L’importanza della scienza nei processi di crescita è stata sottolineata anche da Sergio
Paoletti, presidente di Area Science Park, mentre il presidente di WTC Trieste Enrico Samer si è
soffermato sulla necessità di mettere in interazione chi investe e chi studia soluzioni per
migliorare l’offerta di mercato nei più diversi settori. Questi concetti sono stati quindi ribaditi
anche dal presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti. L’assise
internazionale si concluderà domenica e vede la partecipazione di delegazioni da quasi tutti i
Paesi dell’Unione europea, oltre che dalla Cina, dagli Stati Uniti, dalla Svizzera e dalla Turchia.
La relazione introduttiva è stata affidata a Scott Ferguson, amministratore delegato di World Trade
Centers Association, l’associazione mondiale che raggruppa tutti gli WTC nel mondo e che in aprile,
a Los Angeles, terrà la propria 48esima assemblea generale. ARC/PV/ppd
Â
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia