L’Emilia-Romagna espone un altro dei suoi gioielli nella vetrina di New York: il Festival Verdi, a Parma e Busseto dal 28 settembre al 22 ottobre prossimi, presentato nel tardo pomeriggio di ieri all’Istituto italiano di cultura della metropoli americana dal direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo, e dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, negli Stati Uniti per una missione istituzionale con imprese e sistema regionale dell’alta formazione dedicata all’internazionalizzazione e all’attrazione di investimenti.
Dunque, dopo i settori dell’Automotive e dei Big Data, al centro di incontri e workshop con operatori, investitori e centri di ricerca, la cultura. “Il Festival Verdi– ha affermato Bonaccini alla prima della rassegna dedicata alla stampa e agli operatori turistici americani- è un appuntamento di assoluto rilievo nel panorama musicale internazionale, riconosciuto dallo Stato italiano tra le manifestazioni di rilevante interesse nazionale. Una eccellenza assoluta, che rappresenta bene la cifra culturale di un territorio che sa conciliare tradizione e innovazione, lavorare in un’ottica di sistema collegando gli aspetti culturali, turistici ed economici, con l’obiettivo di valorizzare a 360 gradi l’Emilia-Romagna. Non a caso la nostra regione ha chiuso il 2016 con oltre 50 milioni di visitatori se consideriamo i comparti non tradizionali, fra cui proprio gli eventi musicali, un traguardo reso inoltre possibile dal boom delle città d’arte. A dimostrazione che la cultura è, anche, un importante fattore di sviluppoâ€. “Giuseppe Verdi- ha proseguito il presidente della Regione- è e sarà sempre uno fra i migliori rappresentante nel mondo della nostra regione, protagonista sanguigno e di genio, amante della terra e dei suoi frutti, innovativo, aperto, ambasciatore e anima del nostro territorioâ€.
“Parma è la sola città al mondo a organizzare un festival interamente verdiano- ha sottolineato Anna Maria Meo– e questo rappresenta per noi una sfida importante, che peraltro ha visto chiudere la scorsa edizione con grandi numeri. La prossima sarà dedicata ad Arturo Toscanini, cosa che ci rende particolarmente orgogliosi, un altro gigante della cultura italiana, anche lui parmigiano come Verdi, nato nella vicina Busseto. E bisogna ricordare che proprio negli Stati Uniti scelse di venire a vivere Toscanini quando l’Italia entrò nel periodo nero del fascismoâ€.
Proiezioni e, soprattutto, le performance dal vivo di arie verdiane offerte da tre grandi artisti come i tenori Nadine Sierra e Michael Fabiano e dalla soprano Maria Agresta hanno caratterizzato la presentazione del Festival Verdi nella Grande Mela, cui seguiranno quelle di Monaco di Baviera (22 febbraio), Stoccolma (15 marzo) e Londra (23 marzo), un roadshow internazionale realizzato grazie alla collaborazione tra l’assessorato regionale alla Cultura, la Fondazione Teatro Regio, Apt Servizi Emilia-Romagna, Parma Incoming, Enit e Istituti italiani di cultura (IIC).
La proposta presentata al mercato americano è quella di una completa immersione nell’arte e nella vita di Giuseppe Verdi: dalla sua musica, che sarà al centro di esclusive serate nei teatri storici di Parma e Busseto, alla scoperta dei luoghi verdiani (Parma, Busseto, Roncole Verdi e Sant’Agata), fino alla passione per l’agricoltura e ai prodotti delle sue terre, che era solito condividere con i suoi ospiti più importanti.
Prima della presentazione del Festival Verdi, il presidente Bonaccini ha incontrato nel suo studio il direttore dell’Istituto italiano di cultura di New York, Giorgio Van Straten, che lo ha accolto nello splendido e storico stabile al 686 di Park Avenue. Un colloquio nel quale approfondire l’impegno della Regione Emilia-Romagna per la cultura, con i fondi raddoppiati dall’attuale Giunta, e l’attività dell’Istituto di cultura, fondamentale nel far conoscere la cultura e il patrimonio artistico nazionale in una città aperta al mondo come New York.
Fonte: Regione Emilia Romagna