Trieste, 16 febbraio – Il Giudice ha accolto le argomentazioni addotte dalla difesa della Regione Friuli Venezia Giulia, e ha dunque disposto di procedere alla trattazione della causa secondo il rito ordinario e non con l’accertamento sommario che era stato chiesto dai ricorrenti.
È il commento che viene dalla Regione al termine della prima udienza della causa promossa, avanti al Tribunale di Trieste, da un gruppo di soci delle Cooperative Operaie contro la Regione per il risarcimento dei danni che gli stessi ritengono di aver subito a causa di una ipotizzata mancata vigilanza sulla gestione delle Cooperative Operaie. Con l’esame ampio proprio del rito ordinario, si auspica emergerà con chiarezza che l’attività di vigilanza svolta esclude ogni responsabilità della Regione nella vicenda che ha purtroppo riguardato centinaia di cittadini.
Il Giudice ha stabilito che il processo sommario per questa causa è da considerarsi inadeguato ad accertare le responsabilità . La volontà della Regione è che si faccia piena e completa luce in un caso che ha coinvolto moltissime persone.
Dalla Regione, che esprime la massima comprensione per i cittadini che hanno subito un danno economico, e anche psicologico, dal fallimento delle Cooperative Operaie di Trieste, si ricorda che sono state messe in opera spontaneamente tutte le azioni più efficaci per assicurare una restituzione ai soci danneggiati, che supererà l’80% del loro credito.
ARC/PPD/com
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia