“Ci impressiona leggere la sentenza del TAR che boccia il regolamento del 2015 sui dehors in centro storico. Ci impressiona perché ricalca, in alcuni passi quasi alla lettera, le motivazioni di una nostra mozione dell’ottobre 2015 con cui cercavamo di convincere l’amministrazione a non forzare i tempi e a posticipare lo stop alle pedane in piazza Duomo, predispondendo prima un provvedimento che riconsiderasse l’intera situazione dei dehors all’interno dell’area Unesco. Il PD bocciò quella mozione e la giunta tirò dritto, ed oggi il Comune è costretto a ricorrere al Consiglio di Stato dopo essere stato bocciato dal TAR. Una sentenza, quella sui dehors, che arriva a stretto giro dopo le due su bus turistici e Ztl. Forse sarebbe il caso che il sindaco Nardella, oltre a ricorrere al Consiglio di Stato, si facesse anche qualche domanda su come nella sua giunta vengono scritte le delibereâ€. Questo il commento dei consiglieri del gruppo Forza Italia Cellai, Tenerani, Tani e Razzanelli sulla vicenda dei dehors in piazza Duomo.
“Col nostro lavoro volevamo non solo tutelare gli operatori penalizzati dalle scelte della giunta – aggiungono gli esponenti del centrodestra – ma anche il Comune, contro scelte che apparivano già allora palesemente illogiche e insostenibili. Non si può chiedere agli operatori investimenti importanti per adeguare le strutture a un regolamento e poi ripensarci tre anni dopo dicendo ‘abbiamo scherzato’. Oltretutto creando una situazione di disparità , perché questo è ciò che sostenevamo nella mozione e che il TAR ha ribadito per piazza Duomo: un solo esercizio commerciale infatti ha potuto mantenere la propria struttura e tutti gli altri no.
Non è concepibile che nel centro storico di Firenze esistano oggi piazze come piazza della Repubblica e piazza San Lorenzo, con esercizi commerciali che possono utilizzare la propria struttura chiusa su tre lati per l’intero anno, e realtà come piazza del Duomo e tante altre dove questo non è possibile. Senza che nessuno sappia spiegare il perché. Serve una politica seria che affronti la materia nel suo complesso con norme certe per tuttiâ€.
“Quella sui dehors è stata una lunga carrellata di errori, cominciata dall’allora assessore allo sviluppo economico Nardella nel 2012 e continuata ‘brillantemente’ dall’ormai ex Giovanni Bettarini. Ci auguriamo che adesso si voglia riflettere e fare un passo indietro per cominciare una nuova stagione, che veda un confronto sereno tra Comune e operatori†concludono i consiglieri azzurri. (fdr)
Segue il testo della mozione del 30 ottobre 2015
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MOZIONE
Soggetto proponente: Gruppo consiliare Forza Italia
Oggetto: occupazioni suolo pubblico piazza S.Giovanni e piazza Duomo
IL CONSIGLIO COMUNALE
• Visto che la Giunta Municipale con provvedimento deliberativo n.65/2015 ha approvato l’atto aggiuntivo integrativo e di rinnovo al Protocollo di Intesa sottoscritto in data 27.10.2011 per occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto;
• A seguito del suddetto provvedimento in piazza Duomo e piazza San Giovanni sono autorizzate solo occupazioni di suolo pubblico di tipo A con l’eccezione del lato arcivescovado di quest’ultima, dove è ammessa anche la tipologia B;
• Questa modifica obbliga i titolari degli esercizi che vogliano richiedere occupazione di suolo pubblico a partire dal 15 novembre p.v. a smontare quelle stesse strutture richieste ed autorizzate sino a questo momento dall’Amministrazione Comunale ( ringhiere, pedane, ombrelloni e “totem†ove previsto );
• Detta modifica non trova validi motivi per essere confermata giacchè si poggia su generiche e imprecisate valutazioni in ordine alla necessità di rimuovere elementi che possano ostacolare il cono visivo delle piazze in questione;
• Considerato che la delimitazione del dehors tramite la pedana consente una miglior servizio per la clientela di carattere igienico sanitario, a partire dalla separazione fisica tra clienti e pedoni, oltre a rappresentare di fatto un deterrente dai noti fenomeni di occupazione di suolo pubblico abusiva cui sono quotidianamente sottoposte le due piazze;
• Considerato che la scelta di “eliminare†pedane e ringhiere, oltre agli ombrelloni ove fino ad oggi autorizzati, determina una maggiore difficoltà per la stessa Amministrazione Comunale in ordine al controllo della superficie di suolo pubblico effettivamente autorizzata;
• Rilevata l’impossibilità di comprendere perché le valutazioni sul “campo visivo†che motivano la rimozione delle suddette strutture nelle suddette piazze non investa allo stesso modo anche altre piazze rilevanti all’interno dell’area Unesco;
• Rilevata l’impossibilità di comprendere la distinzione prevista dalla Giunta in ordine alle tipologie ammesse all’interno della stessa piazza S.Giovanni ed il rischio di trattare in modo difforme situazioni che al contrario presentano varie analogie;
• Ritenuto opportuno, per tutti i motivi sopra espressi, riconsiderare l’intera situazione dei dehors nell’intera area Unesco senza limitarsi a singoli provvedimenti in ordine a singole piazze in modo da individuare una disciplina omogenea basata su criteri di oggettivitÃ
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INVITA IL SINDACO
A revocare la parte della delibera 00065/2015 in ordine al mutamento delle tipologie di occupazioni di suolo pubblico per le piazze Duomo e S.Giovanni consentendo che le attività interessate possano mantenere le attuali strutture sino all’approvazione di un nuovo provvedimento che riconsideri l’intera situazione dei dehors presenti all’interno dell’area Unesco.
Gruppo di Forza Italia
Firenze, 30 ottobre 2015
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Fonte: Comune di Firenze