Gorizia, 21 feb – I problemi connessi alla presenza dei
migranti, che durante il giorno si ritrovano sulle rive del fiume
Isonzo, sono stati affrontati oggi nel corso di una riunione
convocata dal prefetto del capoluogo isontino, Isabella Alberti,
alla quale hanno partecipato gli assessori regionali
all’Ambiente, Sara Vito, alla Cultura, Gianni Torrenti, alle
Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli, assieme al
questore di Gorizia, Lorenzo Pillinini, e ai rappresentanti dei
Corpi e delle Forze di polizia, del Corpo forestale regionale e
della Protezione civile.
Erano inoltre presenti il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, e il
sindaco di Gradisca d’Isonzo, Linda Tomasinsig.
Nel corso della riunione è stato sottolineato che l’Isonzo
rappresenta un potenziale pericolo per chi si trattiene nei
pressi del suo bacino, in quanto il corso d’acqua è soggetto a
piene improvvise, determinate anche dall’apertura degli
sbarramenti situati in Slovenia. Di qui l’esigenza di evitare che
lo stanziamento improprio di gruppi di migranti nei pressi del
corso d’acqua dia origine a rischi per le vite.
L’incontro di stamane ha consentito di fare il punto anche sul
problema dei rifiuti abbandonati in riva al fiume. A questo
proposito, tutti i partecipanti al tavolo hanno dichiarato
l’intento che l’area sia mantenuta in condizioni di ordine e
pulizia, avvalendosi della collaborazione dei rifugiati stessi.
Nei prossimi giorni saranno concordate le forme e i modi in cui
tale collaborazione potrà essere raccolta.
Vito, ringraziando il prefetto Alberti per l’iniziativa, ha
ribadito la necessità di individuare una strategia complessiva,
che consenta di dare efficacia all’azione di salvaguardia
dell’ambiente e alla sicurezza sul bacino del fiume Isonzo. In
tal senso ha sottolineato l’esigenza di ottimizzare l’utilizzo
delle risorse messe a disposizione dallo Stato e dalla Ue,
assieme a quelle della Regione.
Torrenti ha affermato che, per facilitare la gestione di ogni
tipo di questione correlata, il nodo principale rimane la
riduzione del numero dei profughi migranti.
L’assessore ha al contempo dichiarato la disponibilità della
Regione a sostenere con i fondi necessari anche il comune di
Gorizia, oltre al comune di Gradisca, per progetti che prevedano
l’impiego volontario dei richiedenti protezione internazionale in
attività socialmente utili.
Shaurli, pur ricordando che le competenze del Corpo forestale
regionale sono limitate alla prevenzione e alla repressione dei
soli reati di tipo amministrativo ed ambientale e non contemplano
controlli di sicurezza e polizia che sono propri delle competenze
delle forze dell’ordine, ha sottolineato che il Corpo Forestale è
dotato di professionalità , mezzi e strumenti per svolgere
interventi in zone come le rive dell’Isonzo.
Shaurli si è reso dunque disponibile a partecipare un Tavolo
tecnico convocato dalla Prefettura per organizzare, in modo
sinergico, la presenza di personale sulle aree golenali
dell’Isonzo, sia in termini di prevenzione del rischio e di
eventuali criticità ambientali, sia per percorsi di educazione
ambientale e formativi, intesi a una corretta e sicura fruizione
del territorio.
ARC/CM/EP
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia