Porcari (LUCCA) –
LUCCA. Sono 98 su 241 vincite i procedimenti intrapresi dai clienti della Snai che il 16 aprile 2012 – a causa di un’avaria improvvisa alla piattaforma elettronica gestita dalla società inglese Barcrest, la ditta fornitrice di tecnologia all’agenzia di scommesse più importante d’Italia – entrarono in possesso di biglietti e tagliandi fuoriusciti dai terminali della Video Lottery delle varie sedi nazionali per importi che arrivavano sino ai 12 milioni di euro. Questa la situazione processuale al 30 settembre 2016: 45 procedimenti sono ancora pendenti, 5 sono stati definiti con sentenza favorevole alla Snai davanti al tribunale civile di Lucca, 3 sono stati estinti per il passaggio in giudicato delle sentenze favorevoli sempre alla Snai spa, 11 procedimenti non sono stati riassunti nei termini dalle controparti a seguito di dichiarazione di incompetenza del giudice (evidentemente era stato avviato il procedimento civile in un tribunale diverso da quello di Lucca competente in quando la sede legale della società di scommesse sportive è a Porcari), 2 sono stati estinti per inattività della controparte (mancata comparizione per rinuncia o decesso). In tutti i procedimenti la Snai si è costituita o si costituirà in giudizio contestando le richieste di pagamento visto che nessun jackpot è stato validamente conseguito quel giorno. Nel frattempo la Snai ha avviato e risolto una causa risarcitoria con Barcrest, oggi di proprietà della statunitense Scientific Games: un accordo transattivo per 25 milioni di euro. D’altronde la concessionaria di gioco più famosa in Italia fu multata di 1,5 dall’Agenzia dei Monopoli.
Decreti ingiuntivi. Sono stati 10 quelli immediatamente esecutivi concessi dai tribunali di mezza Italia poche settimane dopo il disastro del jackpot impazzito. In due casi – tra cui uno di una giocatrice di 18 anni residente in provincia di Salerno – gli scommettitori hanno ricevuto l’assegnazione di 500mila euro. Ma in uno di questi Snai ha ottenuto la sospensione della provvisoria esecutività del decreto e ha richiesto e ottenuto dal tribunale di Lucca il provvedimento di sequestro conservativo su beni e crediti dello scommettitore sino a
650mila euro. In un altro caso invece il tribunale ha disposto lo svincolo del deposito giudiziario e l’importo di 500mila euro è stato restituito alla Snai. Nei restanti 7 casi la provvisoria esecutività è stata sospesa e in 5 casi la procedura esecutiva è stata estinta. (l.t.)
Fonte: Il Tirreno