di Antonella Gilpi
Da oltre trent’anni un uomo è riuscito in una difficile missione: cercare, rintracciare, archiviare ed eseguire la musica composta nei campi di prigionia e concentramento tra il 1933 e il 1953, anno della liberazione degli ultimi prigionieri di guerra detenuti nei campi sovietici. Si chiama Francesco Lotoro e si esibirà giovedì 2 marzo alle 18 nella Sala 900 di Palazzo San Daniele in occasione della mostra “Ricordi Futuri 2.0â€
Finora, Lotoro, ha raccolto ottomila spartiti tra Usa, Canada, Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia, Israele, Tailandia e Brasile, appartenuti a musicisti di qualsiasi nazionalità e dal 2012 riuniti nell’Enciclopedia della Musica Concentrazionaria “Kz Musikâ€, un’opera monumentale.
Di trasferta in trasferta, Francesco Lotoro ha incontrato i superstiti e i loro discendenti e dopo ogni ritrovamento, e dopo la necessaria trascrizione e interpretazione, il musicista ha fatto poi eseguire gli spartiti dalla sua orchestra di musica concentrazionaria a Roma, e Los Angeles, New York e Milano, Dachau e Bruxelles, non solo per restituire la dignità alle vittime e combattere l’oblio, ma per dimostrare che nulla, nemmeno l’Olocausto, può spegnere la creatività e la vitalità dell’uomo.
“La carta – afferma Lotoro – è solo un veicolo; se questa musica non viene fatta conoscere al mondo, è come se non fosse mai uscita dal lager. Suonarla anche solo una volta significa riscattarla e ottenere quella giustizia che non è stata concessa al suo compositoreâ€.
Il compositore ha, inoltre, creato nel 2014 la Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria e ha avviato con il sostegno del Comune di Barletta e della Regione Puglia il progetto della Cittadella della Musica Concentrazionaria che sorgerà su una ex distilleria di Barletta ed avrà oltre che un teatro di 212 posti a sedere, anche un Campus delle Scienze Musicali, un teatro all’aperto, una libreria internazionale del Novecento e un museo dell’arte Rigenerata dove saranno esposti gli strumenti usati nei campi di prigionia
Info: Sala 900 , Palazzo San Daniele, via del Carmine 14.
Fonte: Comune di Torino