Questo l’intervento della consigliera Cristina Scaletti (La Firenze Viva)
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“Non rimpiangeremo Francesco Bianchi. Ma la risposta data dal sindaco alla domanda di attualità del consigliere Grassi non contiene quella rassicurazione di cui Firenze ha bisogno. Non basta che Bianchi se ne sia andato: ora che il suo piano di risanamento è di fatto fallito, dopo due gestioni renziane (Francesca Colombo e lo stesso Bianchi) non è più possibile sbagliare, altrimenti tra un anno e mezzo il Maggio Musicale Fiorentino andrà incontro alla liquidazione. Questo è il fantasma più temibile che si aggira per l’Opera di Firenze.
Adesso occorre un sovrintendente che non solo non sia in continuità con Bianchi e con coloro di cui si è circondato, ma che sia persona di cultura, che conosca il teatro, e che lo riporti alla sua naturale vocazione e a una reputazione internazionale. La tendenza alla disaffezione che purtroppo registriamo verso il teatro va invertita e solo un uomo di grande levatura culturale può salvare il Maggio. Occorrono un nuovo sovrintendente insieme a un nuovo direttore artistico che sappiano ridare prestigio alla nostra fondazione lirico-sinfonica. In questo passaggio occorre valorizzare il rapporto con grandi nomi storicamente legati al Maggio, come Zubin Metha e Riccardo Muti, solo per fare due esempi.
Adesso il Sindaco e il ministero hanno l’ultima chance. Vietato sbagliare”. (fdr)
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Fonte: Comune di Firenze