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[REGIONE UMBRIA] ISTRUZIONE: “NON PERDERE DI VISTA LE INNOVAZIONI INTRODOTTE DALLA RIFORMA DELLA 'BUONA SCUOLA'” – CA…

Il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) interviene in merito alla situazione creatasi al liceo ‘G.Galilei di Perugia, evidenziando che “le dinamiche che si sono create all’interno di questa importante scuola devono essere gestite con responsabilità”. Casciari assicura il proprio impegno per “approfondire il tema dell’alternanza scuola-lavoro, che vede i licei umbri in difficoltà rispetto alla media italiana”.

(Acs) Perugia, 28 febbraio 2017 – “La scuola deve operare con la massima partecipazione specialmente ora con le innovazioni introdotte dalla riforma della ‘Buona Scuola’ e le possibilità offerte dagli investimenti dei piani operativi del Fondo sociale europeo, per far sì che torni al centro non solo del sistema culturale e produttivo del nostro territorio ma che sia sempre più lo spazio ed il luogo per tutti e per ciascuno”. Lo afferma il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) “il giorno dopo la manifestazione che ha visto scendere in piazza a Perugia oltre mille studenti del liceo scientifico ‘Galileo Galilei’ per protestare per la mancata approvazione del Piano annuale da parte del Consiglio d’istituto e non solo”.

“Le dinamiche che si sono create all’interno di questa importante scuola – prosegue – devono essere gestite con responsabilità investendo il competente Ufficio scolastico regionale ed il Consiglio d’istituto. È altresì importante non perdere di vista alcuni principi fondamentali come la trasparenza, la partecipazione, l’alternanza scuola-lavoro ed il ripristino della qualità dell’offerta formativa in un momento cruciale per la scuola italiana chiamata ad adeguarsi. Ho apprezzato – sottolinea infine Casciari – l’impegno civico degli studenti e dei genitori che, con determinazione, hanno difeso il diritto ad una istruzione di qualità e cercherò, per quanto di competenza regionale, di approfondire il tema dell’alternanza scuola-lavoro che vede i licei umbri in difficoltà rispetto alla media italiana, che si attesta intorno al 20 per cento”. RED/mp

Fonte: Regione Umbria