Il consigliere regionale Carla Casciari (Partito democratico) interviene sulla interrogazione discussa questa mattina nell’Aula di Palazzo Cesaroni in merito all’interruzione volontaria di gravidanza. Per Casciari “il diritto all’obiezione dei medici ginecologi viene trasfigurato quando lo si trasforma in uno strumento di sabotaggio di un servizio sanitario pubblico che la legge 194 ha cercato di garantire per scongiurare ricorso a centri privati o, in casi peggiori, a pratiche pericolose per la salute delle donneâ€.
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(Acs) Perugia, 28 febbraio 2017 – “I valori laici dello Stato ed il diritto di scelta sono garantiti dalla legge 194â€. È quanto ribadisce il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) in occasione dell’interrogazione “Intendimenti della Giunta regionale per garantire un numero adeguato di ginecologi non obiettori in tutte le strutture sanitarie regionali al fine di assicurare il servizio di interruzione volontaria della gravidanza nel rispetto della 194”, presentata insieme ai colleghi Attilio Solinas (Pd) e Silvano Rometti (SeR) e discussa in Aula durante la seduta odierna dell’Assemblea legislativa (http://www.consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/question…).
“Scegliere per un’interruzione di gravidanza – continua Casciari – è forse la strada più in salita che una donna deve percorrere e non può un paese laico porre degli ostacoli etici, morali ed organizzativi, che vanno ad aggiungersi ad una cicatrice che rimarrà per sempre. Ed è anche vero che il diritto all’obiezione dei medici ginecologi viene trasfigurato quando lo si trasforma in uno strumento di sabotaggio di un servizio sanitario pubblico che la legge 194 ha cercato di garantire per scongiurare ricorso a centri privati o, in casi peggiori, a pratiche pericolose per la salute delle donne o alimentando un mercato illegale di RU196 (aborto farmacologico). Se gli aborti volontari in Umbria sono diminuiti del 13 per cento – conclude – lo si deve anche al lavoro svolto dai consultori e pertanto proseguirà il mio impegno politico per rendere ancora più attuali i servizi dei consultori umbri, prima porta per le donne che sono chiamate a decidere in fasi delicate della propria vitaâ€. RED/mp
Fonte: Regione Umbria