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MODENA – QUALITÀ DELL’ARIA / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Le due interrogazioni sulla qualità dell’aria e sulle misure da adottare per migliorarla, presentate in Consiglio comunale oggi, giovedì 2 marzo, da Marco Chincarini (Per me Modena) e Fabio Poggi (Pd) sono state trasformate in interpellanza.

In apertura di dibattito Elisabetta Scardozzi (M5s) ha chiesto “cosa abbia messo in campo l’Amministrazione comunale per il benessere dei cittadini al di fuori della manovra che limita la circolazione dei veicoli più inquinanti”. Per la consigliera il Comune dovrebbe adottare le limitazioni non dopo gli sforamenti ma prima, sulla base delle previsioni meteo di Arpae, “per prevenire i superamenti”. Modena dovrebbe inoltre “farsi promotrice di azioni reali e concrete per tutta la regione ed elaborare un piano di azioni a lungo termine”. Secondo Marco Rabboni è necessario “migliorare l’informazione ai cittadini, non basta rilanciare il sito regionale”. Servono anche “interventi seri: Modena è una città autocentrica, servono mezzi e obiettivi per ridurre le auto ma finora non è stato fatto. Siamo consapevoli che dall’autostrada viene una buona parte dell’inquinamento ma con la Bretella ne vogliamo costruire un’altra e nessuno è intervenuto contro questa scelta”.

Adolfo Morandi (FI) ha concordato sul fatto che i superamenti delle soglie di Pm10 e di inquinanti “dipendono in gran parte dal fatto che viviamo in pianura padana dove l’aria non circola. Ma – ha aggiunto – qualcosa come Comune possiamo farlo: spingere Seta a sostituire gli autobus vecchi con mezzi a metano o gpl, dare contributi a chi passa alle auto a metano o acquista auto elettriche, verificare che il termovalorizzatore utilizzi sempre le tecnologie più innovative per abbattere le emissioni”.

Per il Pd, Marco Forghieri ha commentato che “la risposta dell’assessore ha confermato che una parte dell’inquinamento in città è dovuto all’autostrada e quindi viene da fuori”. Secondo il consigliere il tema della qualità dell’aria “va oltre il Pair. Come Amministrazione possiamo incidere anche attraverso il nuovo piano regolatore, per esempio prevedendo di aumentare il verde, non solo pubblico, pensando a un nuovo modo di costruire e a prescrizioni che accrescano il verde privato ma con costi sostenibili”. E Diego Lenzini ha portato l’attenzione sulla necessità di “sensibilizzare i cittadini. Forse su questo tema non si è fatto abbastanza. Se domani cambiassimo tutte le auto e le caldaie, l’inquinamento si dimezzerebbe. Ma questo non è possibile. La qualità dell’aria dipende anche da come usiamo auto e caldaie e quindi l’informazione su questi temi sarebbe utile”.  

Marco Cugusi (Mdp), ha affermato che “la qualità dell’aria è la maggiore sfida che dobbiamo affrontare” e che l’azione integrata di area vasta è essenziale. “L’educazione delle persone è importante – ha aggiunto – e ci sono tante piccole azioni che il Comune può fare ma costano e non può essere Modena a farle da sola. Modena però può fare rete e diffondere le idee e i progetti”.

Nella replica, Marco Chincarini ha sostenuti che “sono tante soluzioni efficaci a fare l’insieme. E Modena non sta facendo abbastanza: è evidente perché la qualità dell’aria in città è tremenda. Io invece vorrei vedere partire da questa città azioni virtuose concrete che passano anche dall’informazione dei cittadini”.

Secondo Fabio Poggi “è necessario informare i cittadini e cambiare gli stili di vita. L’inquinamento c’è ora ed è gravissimo e quindi dobbiamo fare quello che serve adesso. Da una parte sollecitiamo i cittadini a fare la propria parte ma al tempo stesso chiediamo con forza a chi di dovere, fino al Governo, di intervenire”.

A conclusione del dibattito l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni ha rilevato che “le buone idee sono state tante ma nessuno ha detto come potremmo finanziarle. Questa non è la concretezza che si chiede alla politica. Il Pair – ha sottolineato l’assessore – è un punto di inizio sul quale dovremmo essere tutti d’accordo. Fissa le regole, stabilisce paletti e questo è il compito della politica. Le piccole cose vanno bene ma occorre una visione. Oggi finalmente la qualità dell’aria è nell’agenda di tutti come un problema. Dobbiamo cambiare scenario e deve essere un’azione trasversale. Il Pair pianta un paletto che manca da cinque anni poi noi Comuni dobbiamo fare il nostro mestiere, anche se penso che finora Modena sia stata le meno timida di tutti su questo tema, trovare qualche soldo in più e convincere i livelli istituzionali sopra di noi a metterci qualche soldo in più”.