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[ REGIONE TOSCANA ] La Francigena toscana: numeri, percorsi, progetti

FIRENZE – L’itinerario della Francigena è stato introdotto per la prima volta nel 1994. La Regione ha sviluppato il proprio interesse alla valorizzazione del tratto che si trova nel suo territorio a partire dal 2004. Nel 2006 la Toscana ha ottenuto il ruolo di capofila di un progetto interregionale di ricostruzione e valorizzazione del percorso, che ha coinvolto Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Lazio.

Sempre la Regione, nel 2009, ha avviato la creazione di un vero e proprio prodotto turistico e ha redatto il Master Plan con il quale, oltre ad un primo finanziamento di 3,3 milioni di euro, ha adottato una metodologia innovativa per la costruzione del ‘prodotto’ condividendo le scelte sulla tipologia di interventi da realizzare con diversi soggetti (istituzioni, associazioni) ma anche coinvolgendoli nel cofinanziamento degli stessi.

Con l’adozione del Piano Operativo 2012-2014 vengono corrette alcune delle carenze del Master Plan e messi a disposizione altri 16 milioni di euro di risorse regionali per rendere il percorso fruibile in totale sicurezza e dare vita ad un prodotto turistico di grande fascino. Nel 2014 viene promosso come Grande Itinerario Culturale: a giugno 2014 viene aperto ufficialmente.

Il percorso ufficiale, da Canterbury a Roma, è lungo 1800 km ed articolato in 79 tappe attraverso 4 Paesi (Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia). Quello italiano attraversa 7 regioni e 140 Comuni con 44 tappe mentre il tratto toscano, 380 km, attraversa 39 Comuni per complessive 15 tappe. Tenendo una media di 25 km al giorno (a piedi) il tratto toscano è percorribile in 15 giorni. Attualmente la Francigena Toscana è percorribile a piedi, a cavallo e in bicicletta. Il percorso escursionistico è capillarmente segnalato con segnaletica varia (di tipo turistico, cippi, adesivi). Il percorso a cavallo è esistente ma non ha ancora una sua segnaletica. L’itinerario cicloturistico è in via di definizione attraverso l’assegnazione ai Comuni di risorse per 220 mila euro per la segnaletica e piccoli interventi di messa in sicurezza. Il percorso escursionistico comprende aree di sosta attrezzate, punti di approvvigionamento di acqua potabile e servizi dedicati.

La copertura wifi ha raggiunto il 70% dell’intero tracciato. I punti di accesso sono 80, 25 (su 39) i Comuni coperti dalla rete. Per la realizzazione dell’intervento la Regione ha messo a disposizione 400 mila euro di fondi PAR-FAS 2007-2013. I Comuni Interessati al progetto sono: Abbadia San Salvatore, Bagnone, Carrara, Filattiera, Fucecchio, Gambassi Terme, Lucca, Massa, Massarosa, Montaione, Montalcino, Montecarlo, Monteriggioni, Monteroni d’Arbia, Montignoso, Pietrasanta, Ponte Buggianese, Pontremoli, Porcari, Radicofani, San Gimignano, San Miniato, Seravezza, Siena, Villafranca in Lunigiana. La copertura in questi comuni riguarda i punti di interesse come chiese, ostelli, punti di sosta, monumenti etc. I pellegrini possono registrarsi autonomamente al sistema via web, la rete si chiama “Francigena-Toscana”, e dopo la registrazione verrà inviato un sms contenente username e password per il login. I pellegrini che hanno usufruito del servizio ad oggi sono oltre 24.400 ed hanno totalizzato oltre 347.000 accessi.

Una stima della presenza turistica sulla Francigena toscana è stata elaborata da IRPET incrociando una serie di banche dati che, pur non fotografando l’effettivo uso della Via Francigena, ci offre un quadro dell’andamento turistico nei comuni attraversati dal cammino. Ecco i risultati più interessanti:
le presenze turistiche per Kmq di territorio passano da un livello quasi nullo nell’anno 2000 a circa 1.000 nel 2015;

  • il numero delle presenze turistiche dal 2007 al 2015 è cresciuto del 22% e con un tasso di occupazione delle camere (25%) superiore alla media regionale;
  • fra il 2000 e il 2015 il maggior incremento nell’offerta si è registrato fra gli agriturismi (+38% posti letto) e le strutture extralberghiere (+35%);
  • fra il 2007 e il 2015 si sarebbero creati oltre 1.000 posti di lavoro nel settore turismo.

Di rilievo anche i dati raccolti dall’Università di Firenze attraverso questionari e rilevazioni fotografiche sul percorso (periodo: febbraio 2015 – maggio 2016):

  • maggio, giugno e agosto risultano i mesi più frequentati;
  • l’età oltre 51 anni risulta quella più presente sul percorso;
  • la zona fra Gambassi Terme e Siena presenta la maggior incidenza di stranieri (oltre 40%);
  • Francia e Germania i paesi più rappresentati;
  • gli stranieri viaggiano più in coppia, gli italiani più in gruppo;
  • i motivi del viaggio sono legati agli aspetti naturalistici e alla ricerca spirituale e personale.

L’offerta ricettiva (calcolata in un raggio di 1km dal tracciato escursionistico) conta 1200 strutture con netta prevalenza dell’extralberghiero (il numero arriva a 2600 se consideriamo le strutture nei comuni attraversati). Il 2015-2016 ha visto il forte incremento di strutture per pellegrini lungo la Via Francigena, molte inaugurate in Toscana che ha inserito l’implementazione della ricettività pellegrina all’interno delle politiche di sviluppo territoriale. La Toscana, con 6 mln di euro di fondi Par-Fas 2017-13, ha finanziato nel 2016 la realizzazione di 14 ostelli per un totale di 490 posti letto. 

Fonte: Regione Toscana