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Barga Tagli alle spese e tributi invariati il bilancio non è lacrime e sangue

BARGA. Tagli alle spese, tributi invariati, e come sempre sacrifici per far quadrare in conti, sempre più risicati per i minori introiti dallo Stato. Il consiglio comunale di Barga ha approvato il bilancio di previsione 2017, un documento di fatto in linea con le precedenti gestioni. La manovra finanziaria comunale, prevista per un giro di pareggio tra entrate e spesa pubblica pari a 32 milioni di euro, non sarà lacrime e sangue, ma calibrata tenendo conto di alcune difficoltà oggettive come il calo dei trasferimenti statali e la svalutazione maggiorata di alcuni crediti ancora non riscossi.

A presentare il documento all’assemblea è stato il vicesindaco con delega alle finanze Caterina Campani, ma come il lavoro è stato collegiale e ha interessato tutti i settori della vita pubblica cittadina. La previsione totale indica 32 milioni di euro di entrate dei quali 7.484.146,85 euro arriveranno dai tributi e contributi, una quota di 590.573,97 da trasferimenti correnti, ben 1.892.511,10 milioni da entrate extra tributarie, e 4,9 milioni per entrate in conto capitale. Stanti i vincoli per gli enti pubblici, arriveranno solo 81mila euro per l’accensione di prestiti. A chiudere il cerchio, poi, la previsione di oltre 8 milioni di entrate per conto di terzi e partite di giro, e 9 milioni anticipazioni tesoriere. Come saranno spesi questi fondi? Il capitolo più corposo è quello per la prestazione di servizi e acquisto beni pari a 4.507.885,41 euro. I dipendenti comunali costeranno 2.428.709,28 euro, mentre per i trasferimenti sono stati stimati 731.897,48 euro. Sono previsti inoltre oltre 8 milioni di uscite per spese conto di terzi e partite di giro, mentre di 751 mila euro è stata conteggiata l’uscita per il rimborso di prestiti. Come lo scorso anno, e in linea con le tendenze di bilancio dei comuni più piccoli, il gettito maggiore di entrate deriverà dalla Tari (preventivata per oltre 2,2 milioni), l’Imu per 2 milioni e 853 mila euro, mentre sono più o meno costanti i contributi di addizionali Irpef, previsti in 938.000 euro. Chiaramente, alcune somme saranno “vincolate” all’assorbimento in toto di alcuni servizi, in special modo la raccolta e smaltimento rifiuti, servizi scolastici e mensa. Infatti, circa un terzo della spesa sarà compresa in questi tre capitoli. Per garantire maggiore incidenza sul settore sociale, ancora una volta ritenuto privilegiato per fronte alle esigenze delle famiglie barghigiani, saranno attuati risparmi in linea con le politiche di bilancio più recenti: il segretario comunale in gestione con Altopascio, pensionamento di dipendenti, esternalizzazione dei servizi museali e turistici, risparmio sull’illuminazione pubblica con nuovi impianti più economici

e di qualità. Il documento è stato votato dalla maggioranza di governo, oltre che dai consiglieri Tognarelli e Bernardini, con l’astensione del gruppo “Con Sereni per un nuovo inizio”, rappresentato in assemblea da Luca Mastronaldi e Guido Santini.

Nicola Bellanova

 

Fonte: Il Tirreno