FIRENZE – Una firma per contrastare l’abbandono e avviare lo sviluppo di Casentino e Valtiberina attraverso un pacchetto di interventi di oltre 10 milioni di euro. E’ questo in sintesi il significato del protocollo d’intesa sottoscritto oggi a Firenze dal Assessore Vincenzo Ceccarelli e dal rappresentante degli enti territoriali, Massimiliano Mugnaini in qualità di soggetto coordinatore.
L’atto di oggi sigilla l’avvio del primo dei progetti sperimentali presentati in Toscana nell’ambito della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne e che, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di Programma con i Ministeri competenti e l’Agenzia per la
coesione territoriale permetterà l’accesso ai fondi nazionali previsti dalla legge di Stabilità , oltre a quelli che la Regione ha già messo a disposizione con i suoi fondi europei.
Dietro al titolo evocativo “Toscana d’Appennino, i monti dello spirito”, Casentino e Valtiberina si sono presentate unite nel presentare proposte volte a ridurre i livelli di abbandono della popolazione residente (-30% negli ultimi 50 anni) e a creare le condizioni che possano favorire e sostenere lo sviluppo economico locale, stimolare occupazione e redditi facendo leva su una delle componenti fondanti e primarie dell’identità del territorio: i boschi, le foreste e i sistemi rurali.
“Le azioni che sono state individuate e che saranno finanziate – spiega l’assessore Ceccarelli – rispondono alle finalità del progetto di Strategia per le aree interne: contrastare le dinamiche di abbandono delle popolazioni residenti, sostenere le condizioni per poter continuare a vivere e operare nelle valli del Casentino e della Valtiberina, creare nuova occupazione dando una prospettiva di sviluppo alle giovani generazioni.
Un contributo importante – ha concluso Ceccarelli – per la realizzazione di interventi nei settori dei servizi di cura, sia domiciliari che semiresidenziali, dei servizi educativi per l’infanzia, di misure a sostegno dello sviluppo attività boschive, a favore dell’agricoltura
incluso il settore dell’agricoltura sociale, e al tempo stesso, potenziando i servizi di supporto all’attività turistica, ivi compresi i servizi di mobilità di rete debole flessibile”.
La prima delle azioni previste riguarda la garanzia del diritto alla salute e all’integrazione sociale: una finalità perseguita, secondo il progetto presentato, con interventi volti a migliorare i servizi di emergenza e urgenza e a potenziare i servizi di cura sia domiciliari che semiresidenziali, e sotto il profilo sociale, a prestare attenzione alla cura dei bambini e alle persone più vulnerabili (come anziani e disabili).
Â
La seconda azione riguarda il miglioramento dei servizi per l’educazione l’istruzione e la formazione, con particolare attenzione all’infanzia: è previsto, per esempio, il potenziamento del sistema integrato 0-6, e lo sviluppo della rete dei servizi educativi di montagna.
La terza, quarta e quinta azione entrano nel merito delle potenzialità di sviluppo economico seguendo tre strade: lo sviluppo sostenibile della risorsa bosco e della filiera legno, la crescita della multifunzionalità in agricoltura, e lo sviluppo di un turismo sostenibile e responsabile.
Tutte queste azioni giunte il supporto di una sesta, definita come trasversale e che riguarda il potenziamento del servizi di mobilità .
Per la realizzazione di queste azioni la Regione metterà a disposizione oltre 3,5 milioni di euro di fondi europei, a cui si affiancheranno altrettante risorse di fondi nazionali che, insieme lla compartecipazione dei soggetti locali, porteranno sul territorio quasi 10,5 milioni di euro nei prossimi 7 anni.
Dopo il Casentino presto saranno attivati anche altri due progetti sperimentali: uno ha per capofila l’Unione dei Comuni della Garfagnana, il secondo è guidato dall’Unione dei Comuni Valdarno e Val di Sieve.
Fonte: Regione Toscana