La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia a Buenos Aires incontra due madri di desaparecidos: “C’è la necessità di una rivoluzione affinché ci siano delle donne che contagino il mondo della politica con la loro intelligenza, con la loro capacità e con le loro competenze”.
Buenos Aires (Argentina), 8 marzo – “C’è la necessità di una rivoluzione affinché ci siano delle donne che contagino il mondo della politica con la loro intelligenza, con la loro capacità e con le loro competenze”.
Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani a Buenos Aires dove ha festeggiato l’8 marzo incontrando, nella sede dell’Ambasciata d’Italia, Vera Vigevani Jarach e Lita Boitano, due figure esemplari della battaglia de Las Madres y Abuelas de Plaza de Mayo nella tragedia dei desaparecidos vittime della dittatura argentina.
“Per me è stato un grande onore conoscere Vera e Angela – ha detto Serracchiani – perché per la mia generazione questa è stata una storia che per troppo tempo non abbiamo conosciuto. È una storia tragica ma anche una storia di donne forti che hanno lottato per i loro cari di cui non sapevano più nulla e della cui morte hanno appreso dopo. È una battaglia che rimane nella storia dell’umanità “.
In precedenza, la presidente della Regione con l’assessore alla Cultura, Gianni Torrenti, e l’ambasciatore Teresa Castaldo aveva reso omaggio al Parco della Memoria che ricorda i 30mila desaparecidos, 77 dei quali italiani. Dopo aver lanciato i fiori nelle acque del Rio de la Plata, come usano fare i visitatori, Serracchiani ha scritto sul registro del Parco: “Molto commovente ed evocativo di una tragedia immensa. Nunca mà s”.
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia