Ronchi dei Legionari (GO) – Cambia nome e amplia il raggio
d’azione il Consorzio di bonifica Pianura isontina, che con i
suoi interventi già avviati nei dintorni di Trieste si appresta a
modificare la propria denominazione in Consorzio di bonifica
della Venezia Giulia.
Le novità sono state illustrate a Ronchi dei Legionari (Gorizia)
nel corso dell’incontro al quale ha preso parte anche l’assessore
regionale all’Ambiente, Sara Vito, oltre al presidente del
Consorzio, Enzo Lorenzon, molti sindaci dei 31 Comuni consorziati
e i rappresentanti di Coldiretti e Kmecka zveza/Associazione
agricoltori.
“Pensando alla tutela del territorio, negli ultimi anni è stato
fatto un importante salto di qualità “, ha detto Vito. Lodando le
opere di bonifica e prevenzione realizzate dal Consorzio in
diverse zone della provincia di Gorizia, l’assessore ha
sottolineato come le tante migliorie siano state rese possibili
anche grazie a una legislazione che non presenta vuoti di
attribuzione ma che “individua chiaramente le responsabilità “,
utilizzando a questo scopo la normativa regionale in materia di
difesa del suolo e di utilizzazione delle acque.
“Grazie alla legge approvata nel 2015 possiamo dire che non c’è
più un fiume che non abbia un suo responsabile”, ha esemplificato
Vito, aggiungendo che pianificazione e dislocamento delle risorse
sono gli altri due strumenti messi in campo dalla Giunta
regionale per garantire alle comunità sia la sicurezza
idrogeologica che la possibilità di disporre dell’acqua a fini
agricoli.
Straripamento dei corsi d’acqua e siccità sono infatti due
fenomeni che, a differenza di quanto possano pensare i non
addetti ai lavori, si manifestano in forme più acute rispetto al
passato.
“La questione del cambiamento climatico esiste e non va
sottovalutata ma, anzi, affrontata con interventi di
prevenzione”, ha ribadito l’assessore, ricordando quanto è stato
illustrato nella relazione del direttore del Consorzio, Daniele
Luis, il quale ha portato a conoscenza dei presenti i dati
statistici dell’Osmer.
Le registrazioni annuali testimoniano la costante crescita di
precipitazioni medie nei mesi invernale a fronte di una piovositÃ
nettamente in calo nei mesi più caldi.
Nella sua relazione, Luis ha quindi illustrato i progetti futuri
del Consorzio, partendo dal serbatoio di accumulo a Dolga Krona,
nel comune di San Dorligo della Valle (Trieste), la cui piena
messa in funzione è prevista già in estate.
Nei dintorni di Trieste sono in fase di progettazione o giÃ
avviate anche altre opere irrigue, tra le quali gli interventi di
bonifica e ripristino dei terrazzamenti sul costone sotto
Contovello e nei pressi di Marina Aurisina.
Tanti sono inoltre i progetti nell’area del Goriziano, con
interventi dal Collio fino alla Foce dell’Isonzo che interessano
la manutenzione della rete idrografica e delle opere idrauliche,
il potenziamento degli impianti idrovori, l’acquisto di mezzi per
le situazioni di emergenza, ma anche attività didattiche e
culturali.
“La copertura finanziaria per tutta questa serie di progetti è
già assicurata – ha sottolineato Lorenzon – motivo per cui
dobbiamo fare un ringraziamento particolare alla Regione e alla
Camera di Commercio Venezia Giulia”.
In linea con la nuova denominazione dell’organismo che unisce le
CCIAA di Trieste e Gorizia, cambierà anche la denominazione del
Consorzio. La proposta, che deve ancora essere approvata
formalmente, ieri è stata salutata con un applauso unanime e
accompagnata dall’invito di Edi Bukavec (Kmecka zveza), subito
accolto da Lorenzon, a tener conto della varietà linguistica del
territorio.
ARC/PV/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia