Buenos Aires (Argentina), 1O mar – “Gli Stati generali di
Buenos Aires hanno segnato un’esperienza bella e gratificante
perché intensa, partecipata e – aspetto molto importante – con la
presenza di tanti giovani”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alla Cultura, Sport e
Solidarietà Gianni Torrenti al termine della due giorni che ha
richiamato nella capitale argentina molti nostri corregionali che
vivono nell’America del Sud. L’evento era stato aperto mercoledì
scorso dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora
Serracchiani.
“Dal dibattito molto ampio di questi giorni – ha aggiunto
Torrenti – è emerso con chiarezza che su questo tema non ci può
essere un’attenzione solo amministrativa, legata ai passaporti e
alla burocrazia, ma conta invece il coinvolgimento delle
comunità , la discussione dei progetti e la conoscenza di persone
e luoghi che deve avere una sua reciprocità . Ci siamo resi conto
– ha aggiunto l’assessore – di quanto i nostri corregionali
conoscano il Friuli Venezia Giulia più di quanto noi conosciamo
loro”. Ecco perché, secondo Torrenti, “quando le distanze dai
territori d’origine sono tanto ampie, le comunicazioni virtuali e
i social media servono, ma il momento del confronto de visu non è
sostituibile: bene Facebook e Twitter, però stare due o tre
giorni assieme per parlarsi, mangiare assieme, toccarsi e al caso
abbracciarsi e commuoversi è fondamentale”.
La folta partecipazione dei corregionali – 150 persone nella
seconda giornata svoltasi alla Sociedad friulana di Buenos Aires
– “dà l’idea che siamo sulla strada giusta con i nostri
corregionali, che noi non abbiamo mai abbandonato e anzi per i
quali abbiamo incrementato i nostri sforzi”.
Gli Stati generali hanno visto un gran numero di interventi, in
italiano o in spagnolo, da parte di persone provenienti da tutti
i Paesi dell’America Latina dove sono insediate le comunitÃ
connazionali, dall’Argentina al Brasile, dall’Uruguay al Cile.
Tra i temi prevalenti, la necessità di assicurare l’interesse per
i legami con il Friuli Venezia Giulia nei discendenti più giovani
degli emigranti e l’opportunità di sperimentare nuove iniziative
efficaci di scambio e di conoscenza. Nelle battute conclusive del
convegno i presidenti dei fogolars furlans associati all’Ente
Friuli nel Mondo hanno trasmesso una serie di istanze
all’assessore regionale. Per alcune – come la riapertura dei
termini di richiesta della cittadinanza per i discendenti di chi
all’epoca risiedeva nell’Impero austroungarico o la
velocizzazione dei tempi di acquisizione della cittadinanza -
Torrenti ha ricordato che si tratta di questioni di competenza
esclusiva dello Stato, che però saranno seguite con pieno
supporto. Per altri punti – proposta di creazione di uffici
regionali dedicati nell’America Latina – “non ci sono margini di
risorse per i costi che avrebbero”, mentre “è del tutto
condivisibile l’orientarsi verso iniziative di scambio
linguistico e culturale”. L’assessore si è detto invece contrario
all’idea di assegnare risorse legandole in maniera stretta al
numero dei membri di ciascuna associazione. “Ciò per evitare – ha
spiegato Torrenti – la contesa delle tessere e nell’ottica di un
lavorare insieme, che non equivale a un inutile
fondersi/confondersi, bensì a promuovere un’attitudine di
fiducia”.
Anche nella seconda giornata degli Stati generali, nel corso
della sessione pomeridiana, ha portato un saluto ai delegati il
sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.
ARC/PPH/ppd
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia