(Acs) Perugia, 10 marzo 2017 – Il consigliere regionale Marco Squarta (FDI) annncia l’invio di un dossier alla Corte dei Conti finalizzato all’apertura di un’indagine sulle somme utilizzate da Valnestore Sviluppo per la realizzazione del museo paleontologico di Pietrafitta. “Chiediamo conto – spiega Squarta – dell’utilizzo dei milioni di euro destinati al Museo, chiuso dopo soli 4 anni, e dato che la Regione non lo ha spiegato nemmeno dietro la sollecitazione di un atto ispettivo presentato dal sottoscritto nel luglio scorso, lo sapremo dai magistrati contabiliâ€.
“La realizzazione del museo dei fossili – è scritto nell’atto che Squarta inoltrerà alla giustizia contabile – sarebbe costata circa 6milioni di euro, di cui 3,1 erogati direttamente dalla Regione Umbria. Il museo è stato inaugurato a luglio 2011 e dopo essere rimasto aperto per brevi periodi è stato definitivamente chiuso nell’estate 2015, mentre la Valnestore Sviluppo è stata messa in liquidazione per la gestione fallimentare, che ha determinato pesanti perdite di bilancio insieme ad un’esposizione bancaria di 2,5 milioni”.Â
Squarta ribadisce dunque di voler “conoscere l’effettivo e corretto impiego, da parte di Valnestore, sia dei finanziamenti regionali che delle quote di cofinanziamento a carico della società , presupposto fondamentale per accedere ai finanziamenti ottenuti, ma anche l’ammontare dei fondi Enel gestiti da Valnestore Sviluppo e dai Comuni di Piegaro e Panicale, per fare piena luce sulle risorse che a qualsiasi titolo sono state assegnate dalla Regione. Sono stati spesi circa sei milioni di euro per un museo che doveva costare cinque miliardi di lire e che dopo quattro anni è stato chiuso. Chiediamo conto di questo sperpero di risorse pubbliche e, visto che non ce l’ha spiegato la Regione – conclude – vorrà dire che lo sapremo attraverso le indagini dei magistrati contabili”. RED/pg
Fonte: Regione Umbria