Il consigliere regionale Sergio De Vincenzi critica la maggioranza di centro sinistra che “nonostante possa contare su politici di lungo corso, ha ignorato che per l’approvazione di una legge, nel caso odierno quella contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale, sia necessario indicare la copertura finanziaria. Ora si troverà la quadra in fretta e furia per riportare l’atto quanto prima in Aula, con una urgenza che dà la misura di come questo tema, sentito come necessario da gruppi in grado di dettare l’agenda politica, sia davvero preminente per il Pd rispetto a questioni come povertà , disagio sociale, sanità e tutela dell’ambiente.
(Acs) Perugia, 14 marzo 2017 – “La Giunta Marini e la maggioranza del PD nell’Assemblea legislativa nell’odierna seduta d’Aula hanno dato una plateale dimostrazione di totale inadeguatezza governativa anche di fronte a quelle stesse associazioni e lobbies che da sempre ne hanno sostenuto la politica e da anni chiedono a gran voce, facendo pesare il sostegno e i voti, l’approvazione della legge contro le discriminazione legate all’orientamento sessuale e all’identità di genereâ€.  Così il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (RP), il quale ricorda di avere sollevato il problema “divenuto pregiudiziale per la discussione della proposta di legge†e rileva come “nonostante fra gli scranni della maggioranza siedano politici di lungo corso†sia stato “ignorato uno dei fondamenti tecnici dei quali si deve tener conto quando si porta una norma all’approvazione, ovvero la sua copertura finanziariaâ€.Â
“Tristemente sorprendente – continua De Vincenzi – è stata poi la pantomima del gruppo di maggioranza che ha chiesto la sospensione dei lavori di Aula rubando tempo prezioso all’ordine del giorno, per poter fare il punto e capire come uscire da un impaccio che denota un avvitamento sempre più stretto del PD e di questa Giunta regionale. Politici navigati che apparivano come dilettanti allo sbaraglio quando hanno ignorato, giorni addietro, la possibilità di ritirare l’atto affinché rispettasse le norme legislative in tema di finanziamento e poi riportarlo in sede di Assemblea per una meno paradossale votazioneâ€.Â
“Infine – prosegue De Vincenzi – il colpo di mano che impone, da parte della presidenza dell’Assemblea, l’ordine di rifinanziamento della proposta di legge, imponendo agli uffici competenti di trovare la quadra finanziaria in quattro e quattr’otto per riportare la proposta di legge in oggetto quanto prima all’attenzione dell’Aula. Una velocità di correzione davvero sorprendente, che ci dà la misura di come un argomento come la legge contro le discriminazioni, sentita come necessaria da gruppi in grado di dettare l’agenda politica, sia davvero preminente rispetto a questioni come la povertà , disagio sociale, sanità e la tutela dell’ambiente, tanto da trovare riscontro finanziario con una rapidità ed una efficienza da paese nord europeo. Di questa dicotomia schizofrenica – conclude – , di questa attenzione ai diritti di alcuni, ma non di tutti, questa Giunta regionale e tutto il PD umbro dovranno prima o poi renderne conto politicamente. Purtroppo oggi chi ne soffre sono la credibilità delle istituzioni e la gente comuneâ€. RED/pg
Fonte: Regione Umbria