“Il progetto dello stadio della Fiorentina è incompleto. Mancano 3 cose fondamentali: la parte progettuale delle strutture commerciali e alberghiere, il piano economico finanziario dell’intera operazione e lo schema di contratto. Temiamo che l’intera vicenda si impantani prestoâ€. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta le carte presentate dalla Fiorentina dopo la conferenza stampa della scorsa settimana. E spiega: “Più approfondiamo e più aumentano gli interrogativi. A partire dal fatto che queste tre mancanze erano proprio contenute nelle prescrizione che il Comune aveva dato oltre un anno fa. Eppure ancora non sono state presentateâ€.
“L’esito positivo della procedura non è scontato. La Fiorentina può rimproverare al Comune – incalza Grassi – che non ha deciso ancora dove e in che tempi trasferirà la Mercafir. E nonostante si affanni a sostenere l’indipendenza dei due progetti, è chiaro che senza questo tassello è impossibile presentare un piano economico. E senza questo l’amministrazione non potrà effettuare una valutazione seria: le strutture commerciali e alberghiere previste sono troppe oppure necessarie per sostenere il progetto dello stadio? Insomma è un cane che si morde la coda. Nardella avrebbe fatto bene ad aspettare prima di fare promesse roboanti alla città e ai tifosiâ€.
“Ora sappiamo che la Fiorentina non cederà sulle superfici, di 87mila mq, richiesti per centri commerciali ed alberghi – aggiunge il capogruppo – ma il Comune non potrà rinunciare al proprio ruolo di rendere sostenibile e non speculativo l’intervento”.
Il rappresentate dell’opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio conclude: “Per tutti questi motivi ci pare chiaro che il Comune abbia solo preso tempo, gettato fumo negli occhi della cittadinanza, promettendo e dando per scontato ciò che, ad oggi, non è. Non vorremmo fare i gufi ma temiamo che alla fine qualcuno rimarrà con il cerino in mano, bisogna solo aspettare per vedere a chi toccherà â€. (fdr)
Fonte: Comune di Firenze