Sono 1200 gli studenti di dieci scuole medie e superiori della città coinvolti durante lo scorso anno scolastico in interventi volti a far conoscere l’attività di Consultorio e Spazio giovani e ad educare alla prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmesse, Mst.
Lo ha detto in Consiglio comunale l’assessora a Welfare e Sanità Giuliana Urbelli rispondendo all’interrogazione urgente illustrata da Marco Chincarini di Per Me Modena che ha chiesto informazioni relative a: azioni di divulgazione su Mst e uso del preservativo attuate dall’Amministrazione, materiale diffuso, dirigenti scolastici coinvolti in progetti di prevenzione e iniziative proposte il primo dicembre.
Il consigliere ha ricordato in particolare che “l’epidemiologia dell’infezione Hiv ha subito diversi cambiamenti nel tempo, attualmente la trasmissione per via sessuale è di gran lunga la prevalente e quindi l’Hiv è da considerare una malattia sessualmente trasmessa (Mst). Fino alla fine degli anni ’90 si è registrata una forte diminuzione del numero dei casi di infezione, mentre negli ultimi 15 anni il trend è sostanzialmente stabileâ€. Inoltre, ha sottolineato che “i giovani modenesi nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni collocano le cause di trasmissione delle Mst agli ultimi posti fra i fattori di rischio percepiti; oltre il 70 % dei casi di trasmissione di Mst tra i giovani avviene tra soggetti che dichiarano di non usare il preservativo o di utilizzarlo solo saltuariamenteâ€, mentre “il Ministero della Salute dice chiaramente che il preservativo usato correttamente è il mezzo più sicuro per la prevenzioneâ€.
Rispondendo l’assessora Urbelli ha posto l’attenzione “su tutte le malattie sessualmente trasmissibili, per prevenire le quali è particolarmente importate il ruolo dell’educazione scolasticaâ€, sottolineando quindi “l’azione continuativa di prevenzione svolta nelle scuole dall’Ausl in collaborazione con il Comuneâ€.
L’assessora ha quindi spiegato che attraverso i Progetti di Promozione della Salute in tema di affettività e sessualità presenti nel Piano Regionale della Prevenzione l’Ausl interviene nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del Comune di Modena con incontri ed attività programmate svolte da professionisti dei Consultori Familiari, della Psicologia Clinica e del Servizio Dipendenze Patologiche. L’adesione delle scuole avviene attraverso Sapere&Salute, la piattaforma digitale contenente la proposta formativa per la promozione della salute dell’Ausl e dell’Ufficio scolastico regionale rivolta.
In particolare, nell’anno scolastico 2015/2016 nel progetto “Conoscere il Consultorio e lo Spazio Giovani†sono state coinvolte diverse classi delle scuole medie Calvino, Ferraris, Marconi, Carducci, Cavour; Ferraris e Marconi hanno anche partecipato al progetto regionale “W l’Amoreâ€.
È invece pensato per le scuole superiori il progetto “Educazione tra pari in tema di affettività sessualità e tutela della salute riproduttiva†che ha raggiunto sei classi del Liceo San Carlo con 12 peer educator formati, nove classi dell’Istituto Fermi con 32 peer educator, nove classi dell’Ipsia Corni con 8 peer educator, sette classi del Liceo Sigonio con 13 peer educator. Inoltre, con la peer education sono stati effettuati interventi allo Ial col coinvolgimento di 100 ragazzi e 25 peer educator formati. Complessivamente durante l’anno scolastico sono state raggiunte 72 classi di scuole medie e superiori per 1200 studenti coinvolti e 90 peer educator formati.
Per quanto riguarda la Giornata mondiale di lotta all’Aids del primo dicembre, Urbelli ha ricordato le attività di sensibilizzazione svolte d’intesa con la Commissione provinciale interaziendale Aids: il Test Day all’Informagiovani, la bibliografia e la filmografia a tema esposta dalle Biblioteche comunali, le vetrine a tema di Farmacie Comunali e FederFarma, le spille test Hiv, il corso organizzato dallo Spazio Giovani per sensibilizzare, distribuire materiale e l’opuscolo regionale “Proteggi l’Amoreâ€. E ha concluso che “nel rispetto dell’autonomia delle scuole, la collaborazione tra Istituti scolastici e i servizi preposti della Azienda Usl di Modena è costante e duratura negli anniâ€.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Simona Arletti (Pd) ha affermato che “nonostante i dati confermino che il problema non è risolto, gli operatori trovano ancora molte difficoltà a entrare nelle scuole. Sarebbe bello che in tutte le scuole modenesi, o almeno in tutti i Comprensivi, ci fossero identiche opportunità di un’educazione, almeno a livello base, sui temi della sessualità e dell’affettività â€.
Nella replica, il consigliere Chincarini ha ribadito l’importanza di parlare del problema della diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili anche al di fuori delle giornate dedicate. “Mi fa piacere – ha aggiunto – sapere che il Comune continua a supportare progetti nelle scuole e mi auguro che siano potenziati perché, purtroppo, non stiamo attaccando con il giusto impegno un problema che riguarda tuttiâ€.