Una risoluzione per invitare il Parlamento “ad una rapida approvazione, e comunque prima dello scioglimento delle Camere, di una legge sul testamento biologico che garantisca ai cittadini di poter esprimere le proprie preferenze riguardo ai trattamenti sanitari che si riceveranno, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, ivi comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificialiâ€. A depositarla in vista del voto in consiglio comunale, il gruppo PD, con le firme di Leonardo Bieber, Giampiero M.Gallo, Cosimo Guccione, Luca Milani, Francesca Nannelli.
Il primo firmatario Bieber sottolinea come “sia uno spettacolo desolante e poco dignitoso per un paese civile vedere l’aula del Parlamento vuota quando si arriva a discutere una legge così importante per la vita delle persone. Gli ultimi casi drammatici del DJ Fabo e del pensionato veneziano Gianni Trez ci hanno nuovamente ricordato quanto sia necessaria per il nostro Paese, aldilà dei propri convincimenti etici e religiosi, una normativa in materia equilibrata e ragionevole che detti finalmente delle norme chiare in una “zona grigia” fatta di silenzio e di dolore”.
“Per questo, ma soprattutto per il ritardo ormai pluriennale accumulato nell’affrontare questa materia, abbiamo deciso di far pronunciare il consiglio comunale perché da Firenze arrivi a Roma un segnale chiaro della necessità di fare presto. E confidiamo che in questo lasso di tempo possa esserci realmente uno scatto d’orgoglio per una conquista fondamentale per il nostro Paese, così come lo è stato con la legge sulle unioni civili” aggiunge il consigliere PD. (fdr)
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Segue il testo completo della risoluzione
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Tipo atto: risoluzione
Oggetto: Per una rapida approvazione di una legge sul testamento biologico
Proponenti: Leonardo Bieber, Giampiero M.Gallo, Cosimo Guccione, Luca Milani, Francesca Nannelli
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che la recente e drammatica vicenda di Fabiano Antonioni, conosciuto da tutti come Dj Fabo, e di Gianni Trez, il pensionato veneziano di 65 anni che ha scelto il suicidio assistito nella stessa struttura svizzera, ha ancora una volta scosso l’opinione pubblica ed evidenziato il netto ritardo dell’Italia con il resto d’Europa per l’assenza di leggi che regolino il tema del fine vita e più in generale il diritto dei cittadini a scegliere una morte dignitosa e a vivere la propria vita pienamente fino alla morte e quali cure accettare e quali rifiutare;
Ricordato che tali diritti sono ritenuti da molti fondamentali, ma l’applicazione è ancora demandata, almeno nella pratica, alle decisioni di giudici e personale sanitario;
Evidenziato che da diversi anni sono state elaborate proposte di legge sul testamento biologico, o dichiarazione anticipata di trattamento, e una di iniziativa popolare sul tema dell’eutanasia;
Considerato che l’Italia è praticamente l’unico paese Ue (insieme all’Irlanda) a non essersi dotato di una legge sul testamento biologico. Un tema che a livello internazionale è affrontato dalla Convenzione sui diritti umani e la biomedicina, la cosiddetta convenzione di Oviedo, che stabilisce come “i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà , saranno tenuti in considerazioneâ€;
Ricordato che il trattato è stato sottoscritto nel 1997 e recepito dal nostro paese nel 2001, ma mai ratificato dal parlamento, e quindi tecnicamente rimane ancora lettera morta per il nostro ordinamento giuridico per cui, anche se il codice di deontologia medica riconosce i principi della convenzione, la mancanza di una legge specifica determina che moltissimi casi, come quello di Eluana Englaro o di Piergiorgio Welby, si sono conclusi nelle aule dei tribunali;
Ritenuto che una legge sulle dichiarazione anticipata di trattamento servirebbe a riconoscere il diritto ai cittadini italiani di decidere in precedenza, quando si è nel pieno delle proprie facoltà mentali, quali trattamenti medici accettare o rifiutare nel caso in cui un incidente o una malattia non permettano più di esprimere una preferenza;
Preso atto che, dopo un tentativo naufragato nel 2010, attualmente il parlamento sta lavorando su un testo presentato dall’onorevole Donata Lenzi, che approderà alla Camera il 13 marzo e che disciplina le disposizioni anticipate di trattamento prevedendo di poter esprimere le proprie preferenze riguardo ai trattamenti sanitari che si riceveranno, “nonché il consenso o il rifiuto
rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, ivi comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificialiâ€;
Ritenuto che il tempo trascorso e la matura sollecitudine che emerge dalla maggioranza dell’opinione pubblica richiedono che il Parlamento corrisponda all’approvazione della legge in oggetto, prima dello scioglimento delle Camere, e come è stato fatto per la legge sulle unioni civili;
INVITA IL PARLAMENTO
– ad una rapida approvazione, e comunque prima dello scioglimento delle Camere, di una legge sul testamento biologico che garantisca ai cittadini di poter esprimere le proprie preferenze riguardo ai trattamenti sanitari che si riceveranno, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, ivi comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
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Fonte: Comune di Firenze