Un Comitato regionale potrà fare proposte per salute e sicurezza con attenzione alle fasce più deboli
Tutela dei diritti dei cittadini anche attraverso un elevato livello di protezione contro i rischi per la salute, informazione capillare, trasparenza, regole chiare e soprattutto il ruolo centrale delle associazioni di consumatori attraverso l’istituzione di un Comitato regionale. Sono le principali novità della nuova legge per la tutela dei consumatori e degli utenti proposta dalla Giunta e approvata oggi a larga maggioranza dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
In primo luogo vengono ridefiniti i criteri per il riconoscimento delle associazioni che vogliano iscriversi al Registro regionale (condizione necessaria per accedere ai contributi) che dovranno essere numericamente rappresentative, garantire e documentare continuità di funzionamento e con una rigida separazione tra il loro ruolo e qualsiasi forma di attività professionale o imprenditoriale.
Nasce il Comitato regionale dei consumatori e degli utenti presieduto dall’assessore regionale al Commercio e composto dai rappresentanti delle associazioni iscritte al Registro con funzioni consultive (anche sul piano delle attività e sui criteri di erogazione dei contributi), propositive per la tutela della salute e sicurezza dei consumatori e di promozione di analisi sull’andamento dei prezzi, delle tariffe e dei tributi applicati sul territorio regionale. La partecipazione ai lavori del Comitato sarà a costo zero: nessun rimborso è infatti previsto.
Novità anche sul fronte dell’informazione con un’azione diretta della Regione verso i Comuni, in collaborazione con le associazioni, con l’obiettivo di creare uffici di informazione e assistenza per i consumatori e gli utenti e dell’educazione ai consumi, in collaborazione con le autorità scolastiche del territorio, per la realizzazione di corsi per giovani in età scolare e per la formazione degli insegnanti sui temi di tutela del consumatore.
Sono previste inoltre intese tra le associazioni dei consumatori e quelle imprenditoriali, volte a sostenere iniziative in difesa del potere di acquisto delle famiglie, specialmente a minore reddito, anche attraverso l’organizzazione di panieri di beni di largo consumo a prezzi contenuti.
Per quanto riguarda gli incentivi, infine, la Giunta potrà dare contributi alle associazioni dei consumatori per la realizzazione di progetti e programmi di attività (in particolar modo per l’informazione, la risoluzione extragiudiziale delle controversie, oltre che per l’assistenza fornita attraverso gli sportelli sul territorio).
Fonte: Regione Emilia Romagna