di Mauro Gentile
Inaugurato questa mattina alla presenza dell’assessora alle Politiche sociali, Sonia Schellino, il presidio “Maria Bricca†come Residenza Assistenziale Alberghiera per anziani autosufficienti.
Il “Maria Bricca†è un complesso costruito negli anni Sessanta, che nel corso del tempo è stato prima albergo durante del celebrazioni per centesimo anniversario dell’Unità d’Italia, poi ospizio per l’accoglienza di persone anziane benestanti e, a partire dal 1989 dopo lo scioglimento dell’Ipab “Casa Geriatrica Carlo Alberto†e la sua acquisizione da parte della Città di Torino, è stato utilizzato come residenza per anziani non autosufficienti, con la concessione in comodato d’uso all’Asl TO2 della struttura dal 2009 al 2016. Tornato ora nella piena disponibilità della Città , all’istituto di via Bricca 9 è stata assegnata la funzione di, come detto, Residenza Assistenziale Alberghiera per anziani autosufficienti ed è gestito direttamente con personale della Città di Torino.
I tre piani del “Maria Bricca†possono ospitare complessivamente 63 persone (21 per ogni piano) in 9 camere singole e 6 doppie. Ad ogni piano, allo scopo di assicurare un clima di accoglienza che ricordi l’ambiente domestico, la struttura offre servizi collettivi come il soggiorno con sala TV, il caminetto e la tisaneria. Negli spazi al piano terreno sono collocate la reception, gli uffici amministrativi, la palestra e la sala da pranzo.  Nel piano interrato hanno sede la lavanderia interna, un locale riservato al culto, magazzini e spogliatoi per il personale.
Gli ospiti della residenza sono anziani fisicamente autosufficienti, ma fragili da un punto di vista sociale.  Nella maggior parte dei casi si tratta persone sole, alle soglie o appena entrate in quella che viene convenzionalmente considerata la Terza età . Sono uomini e donne che, anche se in condizioni di salute normali o comunque non affetti da patologie invalidanti, hanno problemi di natura relazionale (causati da un passato trascorso ai margini della società , dalla mancanza di una casa e dall’assenza o dall’incapacità delle reti familiari di farsene carico) che li rende non più in grado di gestirsi in modo autonomo e che necessitano di essere seguiti e accompagnati nello svolgimento delle attività quotidiane. Per alcuni di essi, peraltro, la permanenza nella struttura residenziale può risultare temporanea, perché una delle prospettive è quella di creare le condizioni per vederli tornare a vivere in autonomia, assegnando loro una casa.
“Nei prossimi anni – ha dichiarato l’assessora alle Politiche sociali, Sonia Schellino – l’Amministrazione comunale si impegnerà ad adottare provvedimenti che contribuiscano ad aumentare l’offerta di accoglienza residenziale per le persone anziane, anche per quelle autosufficienti ma socialmente fragili e particolarmente bisognose di cure e attenzioniâ€.
Foto: Vbs50
Fonte: Comune di Torino