Sono 16 le manifestazioni di interesse per la realizzazione di medie strutture di vendita su 14 siti del territorio comunale pervenute a seguito della pubblicazione dell’avviso da parte del Comune di Modena dello scorso 7 febbraio. Quasi tutte le manifestazioni d’interesse si collocano all’interno del tessuto urbano modenese (solo in tre casi in aree più periferiche) e tutte eccetto una prevedono progetti di riqualificazione dell’esistente. Delle 16 manifestazioni, nove riguardano medie strutture alimentari (in gran parte tra i 400 e gli 800 metri quadri di superficie di vendita), mentre sono sette le medie strutture non alimentari.
I dati sono stati illustrati martedì 21 marzo dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli alla Commissione consiliare Seta, che si è impegnata a un ulteriore passaggio informativo in Commissione una volta approfondite le singole domande (“in alcuni casi la documentazione è da integrareâ€) e definito l’esito delle istruttorie. “Si vedrà quali sono quelle accoglibili – spiega l’assessora Vandelli – e quali percorsi attivare. Dove è necessario, si provvederà eventualmente a valutare le varianti urbanistiche, mentre nei casi di riqualificazione di contenitori e aree dismesse si applicherà lo Sblocca Modenaâ€.
L’avviso pubblico, infatti, aveva proprio l’obiettivo di verificare l’esistenza di progetti sulla rete commerciale che potessero “contribuire ad attivare interventi di rigenerazione urbana – aggiunge l’assessora – attraverso la riqualificazione di contenitori e aree dismesse o sottoutilizzate, o attraverso interventi di miglioramento, adeguamento e completamento degli spazi pubblici e del sistema infrastrutturale, con particolare attenzione alla ricucitura e al potenziamento della rete di mobilità sostenibile. Un elemento utile anche per la formazione del quadro conoscitivo per la definizione del nuovo Piano urbanisticoâ€.