“Ogni opera nasce, vive e si trasforma…â€. Su questo concetto riguardo all’arte, bambini da 4 a 11 anni potranno riflettere con le mani e con la mente, partecipando domenica 26 marzo alle 15.30 al primo laboratorio didattico in relazione alla personale di Stefano Arienti “Antipolvere†alla Galleria Civica di Modena.
Palazzo Santa Margherita, sede della mostra, ospiterà infatti laboratori e visite animate indirizzati ai bambini dai 4 agli 11 anni, programmati per le domeniche 26 marzo e 2 aprile a partire dalle 15.30, cui si potrà accedere su prenotazione (telefonando al n. 059 2032919 in orario di mostra) al costo di 5 euro per bambino. Domenica 7 maggio il laboratorio sarà gratuito su prenotazione allo stesso numero.
Nel laboratorio di domenica 26 marzo, dopo una visita interattiva animata, i partecipanti, partendo da una o più immagini che “non trovano pace†nell’opera in cui sono collocate, si divertiranno a cercare nuovi supporti – carte, cartoncini, stoffe – e a inventare “nuovi gesti”â€per elaborare e trasformare “le immagini inquiete” in una nuova originale opera unica, dove, finalmente, le immagini potranno riposare.
Domenica 2 aprile è la volta di “Fare arte con le cose del mondo…â€, visita animata e laboratorio creativo per bambini dai 4 agli 11 anni (€ 5 su prenotazione).
Domenica 7 maggio si gioca a “Cacciatori di immaginiâ€, caccia al tesoro per bambini dai 4 agli 11 anni e laboratorio gratuito su prenotazione.
I laboratori, coordinati da Luana Ponzoni, si svolgono alla “Civettaâ€, area educativa della Galleria Civica di Modena, che ne ospita anche una serie per le scuole dell’infanzia e primaria, realizzata grazie alla collaborazione con Dida, laboratorio didattico dei Musei Civici di Modena e Memo, Multicentro educativo Sergio Neri.
La mostra “Antipolvere†copre 25 anni di attività di Stefano Arienti (Asola 1961), uno dei più riconosciuti artisti italiani a livello internazionale, la cui ricerca prende le mosse da materiali, oggetti e immagini tratti da capolavori di grandi artisti del passato fino alle icone della cultura popolare. Giocando con esse l’artista compie alterazioni di forma che ne modificano il significato; grazie a questo processo l’artista affronta così temi chiave dell’arte contemporanea come la natura, il ruolo dell’immagine e il concetto di originalità . In mostra sono esposte opere su carta e su supporti inconsueti (teli da cantiere, carta da pacco, locandine, fotocopie, lucidi da elaborati tecnici) testimoni di un percorso di ricerca incessante in cui le immagini sono sottoposte a infiniti processi di studio e variazione: fotocopiate, ricalcate, tracciate con forature, intessute o disegnate in oro.
La mostra, organizzata e prodotta dalla Galleria Civica con la Fondazione Cassa di risparmio di Modena, dopo l’inaugurazione di sabato 25 marzo alle 18, è visitabile gratuitamente da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19.30. Lunedì e martedì chiuso.
Informazioni on line (www.galleriacivicadimodena.it).