(Acs) Perugia, 25 marzo 2017 – “Sono paradossali e al limite di ogni decenza politica le modalità con le quali la Giunta regionale vuole dare copertura finanziaria al progetto di legge sull’omofobia. Prima si calpestano le più basilari regole istituzionali attraverso la richiesta di approvazione di un emendamento in Aula per dare copertura economica alla legge che, al contrario, dovrebbe rientrare in Terza Commissione, unica deputata a definire legittimamente lo stanziamento finanziario. Poi, proseguendo sulla linea dell’indecenza politica, apprendiamo che per la copertura economica verranno impiegati 40mila euro stanziati per il compenso annuale di unità lavorative regionali andate nel frattempo in quiescenza senza essere rimpiazzateâ€: lo afferma, facendo riferimento alla seduta d’Aula prevista per martedì 28 marzo, il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Rp).
“Nello specifico – spiega De Vincenzi – i fondi in oggetto provengono dalla voce ‘Sviluppo sostenibile a tutela del territorio e dell’ambiente – Programma 02 Tutela, recupero e valorizzazione ambientale’. In sintesi, un gruppo di associazioni ‘di opinione’, che sono sì una minoranza ma esercitano un potere fortissimo sul governo PD, viene privilegiato anche economicamente, rispetto ad un bene comune come l’ambiente e la salvaguardia del territorio. Sono ben altre le realtà discriminate, penso ai disabili, ai bambini con disturbi di apprendimento, ma anche ai grandi temi come l’ambiente, la salute, lo sport. Proprio a proposito di sport, non si può non notare come il progetto di legge sulle attività sportive che riguarda le associazioni, l’impiantistica, la salute e la qualità della vita di tutti i cittadini, appena licenziato dalla Terza commissione, ha una copertura finanziaria identica a quella del progetto di legge contro le discriminazioni sessualiâ€.
“Crediamo di poter affermare – conclude – che la cura dell’ambiente e dello sport siano da intendersi come diritti fondamentali per ogni individuo. Ma questa Giunta regionale a marchio PD, che fa stracci delle più basilari regole di rispetto politico e normativo, preferisce dare spazio con una protervia senza limiti ad altri diritti che, come ci ricorda l’articolo 3 della nostra Costituzione, non hanno necessità di essere riconfermati se non per una mera raccolta di consenso, ormai in preda ad una inarrestabile emorragiaâ€. RED/pg
Fonte: Regione Umbria