Udine, 28 marzo – “Rafforzare l’imprenditorialità femminile attraverso la responsabilità sociale d’impresa” è il progetto presentato dall’associazione Animaimpresa, organizzazione formata da imprese e professionisti impegnati a promuovere i principi di sostenibilità nel tessuto imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia, che oggi è stato illustrato alla presenza dell’assessore regionale a Lavoro e Pari opportunità , Loredana Panariti.
Contando su un contributo di circa 15 mila euro (legge regionale 12/2016), il progetto, di cui è partner operativo Ires Fvg, attiverà percorsi in grado di intervenire su alcuni nodi critici che riguardano la valorizzazione della presenza delle donne nelle imprese.
Divario occupazionale e salariale, sottorappresentazione ai livelli apicali, asimmetria nelle prospettive di carriera sono solo alcune delle distorsioni legate al ruolo delle donne nel sistema impresa e nel mondo del lavoro in genere. Il tema è sensibile anche in Friuli Venezia Giulia, dove l’imprenditoria femminile rappresenta appena il 22% del totale, con una forte compressione settoriale verso comparti tradizionali e a basso valore aggiunto.
“Si tratta di un progetto – ha spiegato Panariti – che mette in relazione la responsabilità sociale d’impresa con la parità di genere e che mira a sostenere la realizzazione di iniziative speciali volte a favorire il ruolo delle donne: il divario salariale o la conciliazione dei tempi della cura familiare e dell’impegno professionale sono tutti temi di grande impatto e rafforzare la presa di coscienza all’interno della nostra regione è molto importante”.
“L’attenzione al tema del lavoro femminile non è una novità soprattutto sul fronte dell’occupazione – ha fatto notare Panariti – ma bisogna però lavorare incisivamente per supportare percorsi di crescita professionale e di carriera perché il lavoro delle donne, anche quando c’è, viene spesso poco valorizzato”.
“Non si tratta – ha concluso l’assessore – solo di migliorare la vita delle donne, ma di aumentare la capacità competitiva e produttiva della nostra regione, perché è dimostrato e documentato che laddove c’è responsabilità sociale d’impresa e parità di genere tutto funziona meglio”.
Il progetto, che si propone di diventare quindi una buona prassi regionale, si articola in più fasi e prevede nella prima una mappatura regionale di almeno una cinquantina di aziende che operano declinando la responsabilità sociale in ottica di genere per arrivare poi a focalizzare 5 casi di studio. A questa fase seguirà un percorso di 5 workshop formativi su vari temi, tra cui green economy, finanza etica, innovazione al femminile. Infine, questo percorso permetterà di gettare le basi per la costruzione di una community regionale attiva e partecipe che possa dare un seguito al lavoro intrapreso.
“Una proposta complessa – ha spiegato, per Animaimpresa, Andrea De Colle, accompagnato dalla vicepresidente dell’associazione, Gigliola Piccolo e da Chiara Cristini per Ires Fvg – che trova nella parola ‘valorizzazione’ una chiave di lettura organica. Promuovere un equilibrio di genere significa anzitutto questo: valorizzare le differenze, un elemento strategico per l’impresa e per l’intera economia, una risorsa organizzativa per costruire un sistema sostenibile e competitivo”. ARC/EP/fc
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia